
Guerra nei cieli di un’Italia assai debole
"Cossiga disse ai magistrati d’aver saputo che per ben due volte i servizi segreti avvisarono Gheddafi. Penso che queste sono azioni tipiche da intelligence". Lo dice in una intervista a Repubblica Luigi Zanda, ex portavoce del presidente del Consiglio Francesco Cossiga. Il figlio di Craxi, Bobo, sostiene che il padre salvò Gheddafi, ma nel 1986: "Né Cossiga né Amato sono persone che mentono. Uno dei due ricorda male".

Non cedere alla tentazione di cavalcare le paure
Intervento di Sergio Mattarella all’Assemblea Generale di Confindustria.
Rivolgo un saluto di grande cordialità ai Presidenti del Senato, della Camera dei Deputati, del Consiglio dei Ministri, al Presidente e all’intero mondo di Confindustria, a tutti i presenti.
Ringrazio anch’io la Banda dei Vigili del Fuoco per la bella esecuzione dell’Inno nazionale.
Rivolgo un saluto di grande cordialità ai Presidenti del Senato, della Camera dei Deputati, del Consiglio dei Ministri, al Presidente e all’intero mondo di Confindustria, a tutti i presenti.
Ringrazio anch’io la Banda dei Vigili del Fuoco per la bella esecuzione dell’Inno nazionale.

Diritti, protezione, lotta alla crisi climatica
"Proteggere i cittadini e gli stati nelle transizioni della nostra epoca, prima fra tutte quelle ambientale e digitale. E continuare nella lotta alla crisi climatica, mantenendo altro il livello di ambizione del Green Deal. Questo il messaggio più importante che viene oggi dall'Europa". Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, commentando a Sky la relazione sullo stato dell'Unione della Presidente Ursula Von der Leyen.

L'Europa non torni alle vecchie regole

Per l'Ucraina una pace giusta e sicura
Intervista di Avvenire a Matteo Zuppi
«Quanti giovani vescovi ci sono qui…». Scherza il cardinale Matteo Zuppi mentre esce dall’aula del Pontificio Collegio ucraino di San Giosafat, sul colle del Gianicolo, che ospita i lavori del Sinodo della Chiesa greco-cattolica. Per quasi due ore ha dialogato con i quarantacinque presuli arrivati dal Paese aggredito e da quelli della diaspora ucraina per l’annuale assemblea che quest’anno si tiene a Roma.
«Quanti giovani vescovi ci sono qui…». Scherza il cardinale Matteo Zuppi mentre esce dall’aula del Pontificio Collegio ucraino di San Giosafat, sul colle del Gianicolo, che ospita i lavori del Sinodo della Chiesa greco-cattolica. Per quasi due ore ha dialogato con i quarantacinque presuli arrivati dal Paese aggredito e da quelli della diaspora ucraina per l’annuale assemblea che quest’anno si tiene a Roma.