Il piano per collegare l'Italia

La Riforma Costituzionale

Intervento alla ISMO di Milano (Video).
Per affrontare il tema della Riforma Costituzionale bisogna partire da alcune premesse. Innanzitutto, occorre capire perché una Riforma Costituzionale e perché proprio questa. Va ricordato che già dopo pochi anni dall’approvazione della Costituzione vigente si era cominciato a ragionare di come fare alcune modifiche, in particolare rispetto al bicameralismo paritario. Nel corso del tempo ci sono state alcune Commissioni Bicamerali che ci hanno lavorato, sono state fatte modifiche in alcune parti dal Parlamento e siamo poi arrivati all’ultima campagna elettorale in cui tutte le forze politiche invocavano la riduzione del numero dei parlamentari e dei costi della politica, la necessità di una Riforma Costituzionale che superasse il bicameralismo paritario.
Direzione Nazionale PD

Italicum. ”E’ surreale che si discuta su un modello elettorale ma penso che sia giusto parlarsi con grande chiarezza e trasparenza. Dal momento in cui sono diventato presidente del Consiglio non ho vissuto un giorno senza polemica. Fuori da qui lo scontro è ancora più forte, c’è l’insulto e la contestazione nei confronti dell’altro. Questa direzione è stata preceduta da un appello all’unità e poi il giorno prima ha visto una girandola di interviste in cui già si dava per scontata la rottura”, ha sottolineato Renzi.
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Presto le modifiche all’Italicum

Lancia un appello alla minoranza del Pd: «Ci ripensi». Chiede un Sì al referendum: «Servono leader forti». Annuncia modifiche all’Italicum: «Anche prima del referendum». Il ministro della Cultura Dario Franceschini sarebbe più contento di parlare della nuova legge del cinema, ma in un momento cruciale, alla vigilia della Direzione, non si sottrae. Pier Luigi Bersani è stufo: «È un anno che si mangia solo pane e riforme». «Veramente quest’anno si è fatto il Jobs act, la legge per il dopo di noi, le unioni civili, la legge per il cinema. Da decenni un governo non faceva tante riforme strutturali. E poi Renzi di solito viene accusato di decisionismo, non di indecisionismo».