Auguri di un 2018 di fatti e non soltanto di promesse

Un anno di lavoro e di passione; sì di passione perche' la politica è prima di tutto passione, sogno e desiderio di provare a cambiare le cose: ne ho imparate tante di cose in 365 giorni.
Infatti, governare una nuova istituzione come lo è Milano città metropolitana, in un Paese che fatica a cambiare come il nostro non è impresa facile, quando cambiare il passo vuol dire semplificare, velocizzare, mettersi davvero al servizio del cittadino, essere efficenti e utili.
Bilancio di una Europa nel guado

Il 2017 puó essere considerato l'anno dell'avanzata della destra estrema in Europa. Lo abbiamo visto in Austria, dove il Partito della libertà di Christian Strache é andato al governo. E in Olanda, dove il Pvv di Geert Wilders é diventato il secondo partito in parlamento. Mentre al Bundestag Alternativa per la Germania ha messo a segno un risultato impensabile fino a pochi anni fa, aggiudicarsi la medaglia di bronzo. "L'instabilità politica della Germania, con Merkel che non riesce a formare un governo, é uno degli elementi di preoccupazione emersi durante questo 2017 che si sta chiudendo", spiega ad Affaritaliani.it Patrizia Toia, eurodeputata e capo-delegazione del Partito democratico a Strasburgo.
La sinistra apra alle intese locali

Giorgio Gori è il candidato del centrosinistra alle regionali lombarde. Ma la speranza che anche i Liberi e Uguali possano sostenere la sua corsa contro Roberto Maroni sembra archiviata: tra l’altro, mercoledì sera i militanti lombardi di Leu si sono espressi a favore di una candidatura propria.
Se lo aspettava?
«Credo che per Leu il differenziare le proprie posizioni tra Milano e Roma sarebbe persino un valore: servirebbe a dimostrare che non c’è un pregiudizio assoluto sulla partecipazione a un’alleanza con il centrosinistra. Per i loro elettori scelte differenziate sarebbero comprensibili».
«Credo che per Leu il differenziare le proprie posizioni tra Milano e Roma sarebbe persino un valore: servirebbe a dimostrare che non c’è un pregiudizio assoluto sulla partecipazione a un’alleanza con il centrosinistra. Per i loro elettori scelte differenziate sarebbero comprensibili».
Più coraggio nel rilancio del Paese

Mettiamo in campo una squadra

Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, Gentiloni ha fatto un discorso tutt’altro che formale alla conferenza stampa di fine anno. E’ un Pd sempre più a «due punte»?
«Discorsi di forma non li hanno mai fatti né lui né Renzi, abbiamo sempre badato alla sostanza e mi sembra che questo governo si sia mosso esattamente in questa direzione. Siamo l’unico partito che mette in campo una squadra, non solo Gentiloni e Renzi, ma tante altre personalità. Persino alla nostra sinistra c’è una politica che si occupa sempre più di personalizzazione con i nomi nelle liste elettorali…».