Note per una nuova Regione

Previsioni per il Nord

Presidente di una Regione che in questi anni non ha certo brillato per scelte davvero qualificanti. Un solo esempio, nel campo che assorbe la gran parte del bilancio regionale: la sanità.
La situazione nei “Pronto soccorso” degli ospedali è spesso drammatica (non pochi di noi, credo, l’hanno verificata sulla propria pelle o quella dei familiari), e i tempi di attesa per le visite specialistiche per talune patologie in particolare restano tuttora quasi biblici: anche più di un anno.
Certo, se ci vai “a pagamento”»
Vota la squadra, scegli il PD

Qui lo schema del “come si vota”»
Qui le liste dei candidati PD della Lombardia»
Qui è disponibile il programma del Partito Democratico»
Le mappe con la conformazione dei collegi della Lombardia (quindi anche di Milano) sono disponibili qui (selezionando il PDF)»
Qui le liste dei candidati PD della Lombardia»
Qui è disponibile il programma del Partito Democratico»
Le mappe con la conformazione dei collegi della Lombardia (quindi anche di Milano) sono disponibili qui (selezionando il PDF)»
Per il nuovo Consiglio Regionale della Lombardia

Sosteniamo la candidatura di Giorgio Gori a Presidente della Regione e invitiamo al votare il PD.
Per le elezioni regionali è possibile esprimere il voto di preferenza, scrivendo il cognome dei candidati scelti accanto al simbolo della lista che si vuole votare (si possono scrivere due nomi: un uomo e una donna).
Qui l’elenco completo dei candidati alle regionali dell’area milanese»»
Qui l’elenco completo dei candidati alle regionali dell’area milanese»»
Voto utile ai nostri candidati

Intervista di Repubblica.
Dario Franceschini, mentre Prodi lancia l’allarme e sceglie la coalizione di centrosinistra, alla destra sembra mancare un pugno di seggi per governare.
«Leggo gli ultimi sondaggi sui collegi. Dicono che esiste il rischio concreto che la destra arrivi alla maggioranza. Una destra estrema e populista, peggiore di quella degli anni di Berlusconi».
Perché?
Perché?
«Allora la componente moderata era largamente prevalente, con la Lega al 4%. Ora invece prevalgono posizioni estreme di Salvini e Meloni. Con Berlusconi a inseguire. Questo accade solo in Italia, perché in Francia o in Germania la destra moderata ha tracciato un confine invalicabile con gli estremisti».