25 anni di errori

Il ministro dello Sviluppo parla davanti a un cenacolo ristretto ospitato dall’editore Giuseppe Laterza nella sua sede romana, in occasione della presentazione del saggio dell’ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini «L’utopia sostenibile». Con lui sul palco Romano Prodi, in platea Giuliano Amato, Ignazio Visco, Monica Maggioni, Luciano Canfora, Eugenio Scalfari, Giovanna Melandri, Luigi Abete, la presidente di Enel Patrizia Grieco, il direttore de La Stampa Maurizio Molinari.
Aldo Moro oggi

“Ci vorrebbe Moro oggi”. “Per fare che?”. “Per farci uscire da questa impasse”. ”A parte il fatto che se ci fosse ancora Moro oggi avrebbe più di cento anni, penso che anche lui farebbe una certa fatica. Possiamo dire che se ci fosse stato negli ultimi anni ci avrebbe aiutato a non arrivare a questo punto, a capire cioè come stesse cambiando il paese. La sua costante preoccupazione era infatti quella di tenere l’orecchio sempre a terra, per non farsi travolgere da eventi poi indominabili”.
Ricordo di Giovanni Bianchi

Articolo pubblicato sul Sicomoro.
A sei mesi dalla scomparsa di Giovanni Bianchi restano molti che lo ricordano perché conoscevano ed apprezzavano la multiforme attività di questo militante sociale e politico, intellettuale e poeta.
La vita di Bianchi è stata essenzialmente quella di un militante: militante del movimento cattolico e di quello operaio, militante nel senso novecentesco di soggetto completamente immerso nella battaglia sociale e politica al punto tale da modellare su di essa la sua esistenza, i suoi studi, la rete delle sue amicizie. Nello stesso tempo, il radicamento nel territorio e nella vita di fede fece sì che questa militanza non diventasse mai smarrimento o disorientamento.
Aumentare la velocità di attuazione delle opere

Più velocità negli interventi e più risorse economiche per le periferie. Il sindaco Giuseppe Sala riunisce per tre ore i suoi assessori e fissa un obiettivo di mandato: «Ristrutturare e consegnare 3 mila case popolari sfitte entro i prossimi tre anni, cioè entro la fine del mandato. Mi ci gioco la faccia. E con me tutta la Giunta». Il primo cittadino, dopo il voto delle Politiche e delle Regionali, rilancia l’azione politica della sua amministrazione, anche alla luce dei consensi che nelle periferie hanno premiato il centrodestra.
Il reddito di cittadinanza è assistenzialismo

Intervento a Tagadà – La7.
Credo che sia giusto ragionare sul reddito di inclusione, come abbiamo fatto quando siamo stati al Governo; così come credo che sia giusto ragionare su forme di tutela come la NASPI (valide per tutti) per chi perde il lavoro, ma scollegare il reddito dal lavoro, come vuole fare Grillo con il reddito di cittadinanza e con quello di nascita, credo che sia un errore.
Non confondiamo il reddito di cittadinanza con il reddito di inclusione.