È tempo dei verbi al futuro

Una persona, che non ha ancora smaltito tutte le occhiaie spuntate in campagna elettorale.
“Ma quanto scrivi in questi giorni?? Non sono ancora al passo con tutti i post!”. Questa è la voce del narratore fuori campo, ma d’altronde la scrittura è un’arte nobile, che tutti possono esercitare, anche chi come me non ha tutti i mezzi culturali per poterlo fare.
Ma la lettura è diventata una parte fondamentale di questa mia “fase”. Lettura non da intendersi solo come gesto del leggere un testo ma anche di lettura di un tessuto vivo, come può essere quello di una società.
Sottrarci al presentismo assoluto

Veltroni, la sinistra italiana è al minimo storico.
«È abbastanza incredibile la rapidità con cui si è passati sopra la più grande sconfitta della sinistra nella storia del dopoguerra, per ricominciare la consueta danza degli hashtag e dei tweet, per dibattere su cosa fare domani mattina; che è sicuramente un problema, ma prima ancora occorre capire perché siamo al bipolarismo tra 5 Stelle e Lega, e il Pd ha perso metà dei 12 milioni di voti che prese nel 2008».
La Sinistra è a terra

Flat Tax costosa e non progressiva

Ora vediamo se chi farà il prossimo Governo riuscirà a diminuire le tasse ulteriormente.
La Flat Tax, inoltre, si basa sull’idea che, abbassando la aliquota, tutti si mettano a pagare le tasse ma non c’è prova del fatto che ciò possa avvenire davvero.
Jobs act, ecco i pericoli se si tornasse indietro

Il Jobs Act ha ridotto gli ammortizzatori sociali per un eccesso di blairismo? No. E vediamo perché. Fino a 5 anni fa l’Italia era un caso unico tra i paesi capitalisti avanzati. La protezione dei lavoratori avveniva solo in azienda (e non in tutte). Per chi perdeva il lavoro o non lo trovava, quasi niente. I sussidi di disoccupazione erano ridicoli ed escludevano gran parte dei lavoratori, soprattutto giovani, donne e atipici. La protezione del reddito era affidata solo alla cassa integrazione. Questa esiste in molti altri paesi, si pensi al Kurzarbeit in Germania, ma in Italia – e solo in Italia – la cassa era l’unico cinema in città.