Partite a Poker

Ma ora voglio tornare nell’alveo del ragionamento politico. Era il 5 dicembre 2016 (duezerosedici) quando per la prima volta, in risposta ad un’intervista di Mentana a Mario Sechi, ho ragionato su un’ipotesi di accordo politico tra la Lega e il M5S. Molti, soprattutto grillini, illo tempore mi hanno riso in faccia dicendo che tale ipotesi rientrava a pieno titolo nella fantapolitica.
E mo’? Detesto aver ragione. Ringrazio Mario Sechi.
Ma non è il punto della giornata di oggi, che per chi respira politica come il sottoscritto lascia quantomeno perplesso.
Il voto ha rispecchiato il mutamento nei rapporti tra gli italiani e la politica

Intervento in Senato in apertura della XVIII Legislatura.
Onorevoli senatrici e senatori, il mio più cordiale saluto e augurio a voi tutti che sedete in quest'Aula, con speciale, affettuosa attenzione a quanti vi entrano per la prima volta; a tutti voi che siete qui, grazie al consenso e alla fiducia dei cittadini elettori, qualunque sia la forza politica che ciascuno è stato chiamato a rappresentare.
Questa XVIII legislatura nasce da un'ampia e appassionata partecipazione elettorale e il nostro punto di riferimento non possono dunque essere oggi che le espressioni della volontà popolare che ne sono chiaramente scaturite.
Il PD può correre per una Camera

Impossibile governare con M5S

«Martina sta facendo bene, può tenere insieme il partito dice al Corriere Luigi Zanda, capogruppo uscente del Pd al Senato -. Impossibile governare con i Cinque Stelle».
Zanda, lei quarant’anni fa in questi stessi giorni era il portavoce di Cossiga.
«Furono giorni terribili. A Cossiga vennero i capelli bianchi. A me impazzì la pressione del sangue».
Quale lezione ha tratto dal caso Moro?
«La democrazia italiana sconfisse il terrorismo senza bisogno di leggi speciali, grazie alla cultura politica. I grandi partiti si parlavano. Era una cultura che Moro aveva forgiato, e che gli sopravvisse. Dovremmo ritrovarla, oggi. E Moro nel 1976 aveva detto che nella stagione dei diritti statuto dei lavoratori, diritto di famiglia, divorzio, aborto doveva maturare un nuovo senso del dovere».
«La democrazia italiana sconfisse il terrorismo senza bisogno di leggi speciali, grazie alla cultura politica. I grandi partiti si parlavano. Era una cultura che Moro aveva forgiato, e che gli sopravvisse. Dovremmo ritrovarla, oggi. E Moro nel 1976 aveva detto che nella stagione dei diritti statuto dei lavoratori, diritto di famiglia, divorzio, aborto doveva maturare un nuovo senso del dovere».
Il PD non può fare un Governo con M5S o centrodestra

Intervento a Telenova.
È evidente che il PD non può fare un Governo né con il centrodestra né con M5S, anche guardando ciò che è avvenuto negli ultimi anni e in particolare nell’ultima campagna elettorale. Gli elettori non ci hanno dato il mandato per portare voti a Governi di questo tipo. Noi saremo in campo e faremo opposizione. Trovo anche stravagante che M5S venga a chiedere i voti al PD, dopo tutto quello che ci hanno detto in questi anni.
Il PD ha sempre dimostrato di avere senso di responsabilità, anche a scapito del consenso, come si è visto in seguito al sostegno al Governo Monti, che pure era necessario per salvare il Paese in un momento difficile.