L’Idroscalo compie 90 anni

L’Idroscalo in occasione del novantesimo compleanno cerca di tornare un’attrazione. E 90 sono anche le candeline del Gruppo Cap (il gestore del servizio idrico integrato della Città Metropolitana) che con una sponsorizzazione di 1,8 milioni di euro, in accordo con Città Metropolitana, tornerà a far splendere il `mare di Milano´ nei prossimi tre anni.
«Quella con Idroscalo è una sinergia naturale - ha spiegato il presidente del gruppo Alessandro Russo -. Abbiamo in serbo molti progetti ambiziosi per questo luogo storico» che «deve tornare ad essere un punto di riferimento per il tempo libero dei milanesi e un polo nevralgico per la ricerca del settore idrico», ha spiegato Russo.
Da Paderno Dugnano

Noi vogliamo però esprimere una contrarietà di merito e di metodo all’operazione proposta.
Alla luce anche delle dichiarazioni rilasciate sulla Calderina da parte del Sindaco Alparone Abbiamo molto rispetto di tutti i protagonisti che operano sul nostro territorio e quindi anche del Centro Commerciale Brianza, abbiamo qualche riserva in più sul tipo di lavoro offerto e soprattutto sui nuovi contratti, ci piacerebbe che l’eventuale convenzione dicesse qualcosa anche di questo visto che il Sindaco mette in campo una riflessione sui posti di lavoro.
Il presidio medico di Casteggio va tenuto aperto

Mi sono nettamente espresso per un “no” alla chiusura della guardia medica di Casteggio e affinché si mantengano gli impegni presi con il territorio.
Su questo ho già deciso che farò un’interrogazione all’assessore regionale al Welfare.
Dunque, l’Ats ritiri la decisione e ascolti le richieste di tutti i sindaci del territorio che solo pochi mesi fa si erano espressi in modo chiaro e unanime per il mantenimento del servizio di guardia medica. La cosa che fa rabbia è che prima delle elezioni ci erano state date ampie rassicurazioni di rivedere la decisione e ora, incassato il risultato elettorale, viene fatto esattamente il contrario.
Chiaravalle, rifugio di donne vittime di violenza
Per anni è stato uno dei più importanti investimenti della ‘ndrangheta in Lombardia. Da domenica, diverrà un luogo unico nel suo genere: il contenitore di un melting pot dove vivranno settanta persone provenienti da tutto il mondo, oltre che uno spazio di relazioni e accoglienza diffusa.
“Casa Chiaravalle”, l’immobile più esteso mai confiscato a un’organizzazione criminale in Lombardia, torna a disposizione dei milanesi. E lo fa con una veste nuova, che di fatto dovrebbe essere assunta a modello ogni qual volta ci si trova a dover trovare una nuova collocazione a un bene confiscato. La struttura - 1300 metri quadri di immobili, 700 di capannoni, tre ettari di giardino e sette di terreno a uso agricolo - sarà affidata a «Passepartout - Rete di imprese sociali» per accogliere donne italiane e straniere vittime di violenze, in compagnia dei loro nuclei familiari.
Milano Arch week

Dai talk con ospiti italiani e internazionali per fare il punto sullo stato dell’architettura e sul futuro delle città, compresa Milano, su temi cruciali come la mobilità, la forestazione urbana, le periferie, l’accesso ai servizi, le disuguaglianze, il digitale. Sino, ad esempio, alle visite con guide d’autore in vespa (Stefano Boeri, Cino Zucchi) alle case museo di alcuni storici designer milanesi (tra gli altri Luigi Caccia Dominioni, Vico Magistretti) e ad alcune architetture, luoghi iconici della città e istituzioni culturali, da Fondazione Prada al Mudec. Ritorna per il secondo anno la Milano Arch week - dal 23 al 27 maggio-, organizzata da Comune, Politecnico e Triennale in collabrazione con la Fondazione Feltrinelli. Ancor più arricchita nei contenuti con un format già sperimentato a Milano per altre «Week», ossia diffuso.