Fatti dall’Assemblea Nazionale del PD

La mattinata è iniziata male, malissimo, al di là del ritardo di due ore (purtroppo canonico in situazioni turbolente), con quel voto che di fatto ha spaccato in due l’assemblea sul cambio di ordine del giorno, creando numeri a dir poco inusuali nella recente vita democratica del PD. A quel cambio ho votato sì, nel massimo rispetto sempre di chi ha espresso un’opinione differente dalla mia.
(Apro e chiudo parentesi, il rispetto, che sta mancando sempre di più in noi che dovremmo essere democratici, spesso ci siamo sempre più trasformati in tifosotti locali o urlatori della domenica).
Meglio scontenti che divisi

"C'è una ragione politica. Si è deciso di dare priorità ai problemi del Paese anziché ai nostri", spiega Fiano. "Avrei preferito votare, ma ho scelto di condividere lo sforzo unitario, altrimenti ci saremmo ritrovati divisi in un momento grave per l'Italia e alla vigilia delle amministrative. Ma il congresso - ribadisce - va fatto entro l'anno: le questioni di fondo tra noi vanno risolte con un'assise costituente e con le primarie".
L'Assemblea Nazionale

Il Pd sia un punto di certezza

Sul primo aspetto la semplice lettura dei giornali è sufficiente a far crescere una preoccupazione enorme. Le diverse bozze circolate del cosiddetto “contratto di programma” – fino a quella che sembra essere considerata definitiva dai contraenti – hanno offerto un ventaglio di impegni, alcuni del tutto generici altri molto più significativi e soprattutto molto più costosi. Il tutto in un documento che rinvia ad un organismo extra-istituzionale – il cosiddetto Comitato di Conciliazione – la risoluzione di eventuali contrasti all’interno del governo, mostrando l’assoluta indifferenza verso le regole della Costituzione.
M5S-Lega con quali risorse finanziano il contratto di Governo?

Intervento a 7Gold.
Il Governo si farà. Mi pare che il tema non sia il contratto - che probabilmente era pronto da tempo, visto che è già ai voti sulla piattaforma Rousseau - mentre invece stanno discutendo riservatamente di posti e poltrone. Tornando al contratto di Governo, riconosco alla Lega di aver scritto le proposte che ha fatto in campagna elettorale.
A me, però, sembrano 50 pagine di buone intenzioni: non è spiegato nel dettaglio come è possibile realizzare ciò che c’è scritto e che comprende contemporaneamente il programma della Lega (che di per sé è molto costoso con Flat Tax e abolizione della Legge Fornero) e il programma di M5S (che è altrettanto costoso con il Reddito di Cittadinanza).