Crescita economica territoriale

Milano ha una visione politica ingenua, individuale, verticale: ciascuno sta con il naso all’insù; guarda a Roma, all’Europa, al mondo, e non fa squadra. Non conosce la regola aurea del potere, il lavoro di gruppo. Pochi anni fa la sinistra aveva due cavalli di razza (Giuliano Pisapia e Stefano Boeri) e subito si son fatti guerra. In ogni ambito, se non fai politica di gruppo non conti; anche nelle attività pratiche le tue esigenze non trovano spazio. In televisione passa altro e tu devi difenderti, stai a lato e hai già abbastanza, ti dicono. Fatichi a far passare le tue vere esigenze.
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Sviluppo sostenibile sfida da vincere anche per la politica

“In questi anni abbiamo fatto passi in avanti importanti, come l’introduzione nel Documento di economia e finanza, oggi all’esame del parlamento, di alcuni primi indicatori relativi al Benessere equo e sostenibile (BES).
Lombardia non è mobilità

Avevo presentato una question time, durante l’ultimo consiglio regionale, sull’attuazione del protocollo d’intesa tra Anas e Regione Lombardia per la gestione unitaria della rete stradale, attraverso Lombardia mobilità, la società che doveva in parte occuparsene. Dopo una risposta evasiva, il presidente Fontana ha annunciato, in un incontro con i presidenti delle Province, l’intenzione di non dare corso alla società in questione, che era stata pensata da Maroni e annunciata in pompa magna prima del voto del 4 marzo.
Gay Pride: un errore continuare a negare la laicità dell’Istituzione

Il patrocinio è stato bocciato con tre voti contro (Forza Italia e Lega) e due a favore (Partito Democratico e M5S).
“Ho votato a favore della concessione del patrocinio – afferma il Vice Presidente Carlo Borghetti -, perché sono per sostenere la libertà di espressione e per riaffermare la laicità della istituzione Consiglio Regionale. Siamo una Regione laica in uno Stato laico”.
“Ho votato a favore della concessione del patrocinio – afferma il Vice Presidente Carlo Borghetti -, perché sono per sostenere la libertà di espressione e per riaffermare la laicità della istituzione Consiglio Regionale. Siamo una Regione laica in uno Stato laico”.
A quarant'anni dalla sua approvazione la legge 194 non è ancora applicata pienamente

In merito, la legge 34 del 1996 prevede che il rapporto sia di un consultorio pubblico ogni 20mila abitanti ma nella Lombardia del 2018 ce n'è uno ogni ogni 60 mila. Io credo che il primo obiettivo sia tornare ad investire sui consultori pubblici con risorse economiche e professionali, anche per la loro necessaria azione di prevenzione ed educazione alla sessualità.
Inoltre, l'applicazione della 194 in Lombardia oggi non è garantita anche per la carenza ormai strutturale di medici non obiettori con situazioni gravissime di interi presidi ospedalieri completamente scoperti al punto che l'interruzione volontaria di gravidanza non viene praticata.