Le mie proposte per la crescita

Alcuni giorni fa il ministro Salvini ha scritto una lettera aperta agli imprenditori del Nord nel tentativo di dare rassicurazioni sulle crescenti preoccupazioni espresse da quei territori.Ritengo che il grande sforzo comunicativo del Ministro Salvini abbia prodotto un solo risultato: quello di rendere evidente la sempre maggiore distanza tra la propaganda del Governo sostenuto dalla Lega e le legittime richieste di alcuni attori fondamentali della nostra economia.
Il grido di allarme lanciato a Torino da associazioni di categoria che rappresentano il 65% del Pil è rimasto inascoltato.
52/o rapporto Censis

E' la diagnosi impietosa della situazione sociale italiana, come risulta dal 52/o rapporto Censis che ha analizzato la società italiana.
All'origine del sentimento c'è il cosiddetto ascensore sociale: l'Italia è il paese dell'Unione europea con la più bassa quota di cittadini che dicono di avere un reddito e una capacità di spesa migliori di quelle dei propri genitori: sono il 23% contro una media europea del 30% (i picchi sono in Danimarca a quota 43% e in Svezia al 41).
Siamo autorizzati a pensare

Articolo pubblicato dal Corriere della Sera.
No al «consenso costruito con un’eccessiva stimolazione dell’emotività», no a «soluzioni facili e rapide» per «problematiche complesse», sì al «buon senso» che porta «ad affrontare le questioni complesse e improrogabili con quella ragionevolezza che cerca di leggere la realtà con vigile senso critico e che esplora percorsi con un realismo appassionato e illuminato». Insomma: «Siamo autorizzati a pensare». Sono questi i passaggi che riassumono il senso del secondo Discorso alla città dell’arcivescovo Mario Delpini (video), pronunciato ieri nella basilica di Sant’Ambrogio davanti alle istituzioni civili e militari delle «Terre ambrosiane».
Gli ambrogini

Nessun 7 Dicembre è uguale ad un altro: ogni anno la nostra festa ci sorprende, ci emoziona, ci fa crescere, ci fa innamorare ancora di più della nostra città: una città che appartiene ai milanesi e al mondo.
La Sicurezza e il Decreto Salvini

“La Sicurezza e il Decreto Salvini. Tra propaganda, ricerca di nemici e paure dei cittadini” (video).
Proverò a spiegare cosa implica il Decreto Sicurezza che non serve né a governare meglio l’immigrazione né a mettere in campo più risorse e iniziative per garantire davvero la sicurezza.
È un decreto che fa propaganda, in cui la Lega si intesta la parola “sicurezza”.
Dopo la discussione approfondita del testo che abbiamo fatto in Parlamento non trovo alcuna ragione per poter dire che in seguito all’approvazione di questa legge ci sarà maggiore sicurezza per i cittadini italiani ma anzi, il modo in cui viene affrontato il tema dell’immigrazione credo che rischi di aumentare l’insicurezza.