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Finalmente i fondi per la legge sulle badanti

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti“Finalmente, a oltre tre anni di distanza dall’approvazione della legge regionale 15/2015 sulle badanti di cui sono stato primo firmatario, Regione Lombardia incomincia concretamente a mettere in atto quanto previsto dalla normativa”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Borghetti del Pd, ha commentato così lo stanziamento di fondi per le famiglie che assumono un’assistente familiare annunciato oggi nell’incontro dopo giunta dall’assessore lombardo alla Famiglia, Silvia Piani. “Bene la previsione di risorse per gli ambiti territoriali comunali per la implementazione degli sportelli badanti, e bene le risorse per le famiglie sulla base del reddito Isee” ha proseguito Borghetti, aggiungendo che “la legge aveva un duplice obiettivo: istituire un registro che aiutasse le famiglie nella ricerca di una badante qualificata e fare emergere il nero (infatti due badanti su tre in Lombardia lavorano senza regolare contratto)”.
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Cosa sta accadendo in Occidente

Scritto da Ignazio Ravasi.

Ignazio Ravasi Tra la fine del novecento e l’inizio del nuovo secolo abbiamo assistito ad un processo di trasformazione del capitalismo, definito “liberismo senza regole”, che ha prodotto la globalizzazione per raggiungere lo scopo di svincolarsi dai “controlli e dagli interventi regolatori della politica”. Le grandi multinazionali (ma pure medie realtà produttive) hanno teorizzato e sono state “incentivate” a localizzare (delocalizzando) la produzione in quelle parti del mondo dove i fattori della produzione (a partire dalla risorsa umana) erano a buon mercato (per usare un eufemismo). Poco importava se quella risorsa “lavoro” era pagata pochi spiccioli e fosse utilizzata senza tutele, diritti e quant’altro. E’ stato, quindi, del tutto naturale che ciò provocasse uno spostamento, non solo dei luoghi fisici della produzione, ma anche una redistribuzione mondiale del lavoro, con tutte le ovvie conseguenze.
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L'eccezione Milano nel Paese dei no

Scritto da Piero Colaprico.

Piero Colaprico
Editoriale pubblicato su Repubblica ed. Milano.

La parola forte che va usata oggi per Milano è " diversità".
Perché Sergio Mattarella, di fronte al tributo che gli ha dato la Scala, tutti i piedi, era " meravigliato"?
Perché, stando a un sondaggio appena confezionato dai credibili studenti di sociologia della Statale, il sindaco Beppe Sala, sostenuto dal Pd, cresce nei sondaggi?
La risposta è una sola e ci viene confermata dalle parole dello stesso sindaco: «Oggi ai milanesi piace sentirsi diversi, mi arrivano moltissimi messaggi sul bisogno che abbiamo di darci da fare e costruire comunque vadano le cose nel resto del Paese».
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Nel decreto sicurezza non c'è nulla che possa far sentire sicuri i cittadini

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervista rilasciata ad AlaNews (Video).

Quella di oggi è una della tante iniziative che stiamo facendo per spiegare davvero cos’è il Decreto Sicurezza: una legge manifesto che non contiene nulla che possa far dire che aumenterà la sicurezza per i cittadini. Ciò che c’è era già stato fatto prima, dai Governi precedenti, dall’assunzione delle forze dell’ordine ai finanziamenti per la videosorveglianza.
Il decreto sicurezza, quindi, è una legge che serve alla Lega per fare propaganda, dicendo ai cittadini che il problema della sicurezza si affronta. In realtà si scaricano tutti i problemi legati alla sicurezza genericamente sugli immigrati, non solo i clandestini o coloro che delinquono.
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Il Governo ci lascia soli

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe SalaIntervista di Avvenire al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala sui temi delle Olimpiadi, immigrazione, sicurezza, infrastrutture e trasporti.
Intervista di La Stampa al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sul bilancio del mandato e i temi chiave per la città.

Giuseppe Sala: Il Governo ci lascia soli - Avvenire 09.12.2018 (file PDF)»
Giuseppe Sala: Dopo anni difficili è l'ora dell'orgoglio - La Stampa 10.12.2018 (file PDF)»

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