Articoli

Stampa

Riformisti, tre motivi per non temere Zingaretti

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiArticolo pubblicato da Libertà Eguale.

Non condivido la posizione di coloro che meditano di abbandonare il Partito Democratico a seguito della vittoria di Nicola Zingaretti.
In primo luogo perchè l'alto livello di mobilitazione dimostra che vi è ancora un popolo - gente vera, non click su piattaforme informatiche truffaldine- che vede nel PD il maggior baluardo contro la barbarie carioca, e sarebbe ingeneroso ed irrispettoso verso queste persone rispondere al loro voto con una diserzione.
Pin It
Stampa

Da Milano alle primarie è nata la riscossa

Scritto da Dario Franceschini.

Dario Franceschini"Solo un mese fa nessuno avrebbe scommesso su questa partecipazione di popolo: adesso da Nicola Zingaretti comincia un percorso nuovo, di cambiamento e unità, di opposizione a una destra reazionaria e sbruffona". Lo dice Dario Franceschini in un'intervista a Repubblica. "Dagli elettori - aggiunge - ci giunge una forte domanda di discontinuità. Col referendum costituzionale del 2016 e le elezioni politiche in tanti ci hanno voltato le spalle chiedendoci cambiamento. Ecco, Zingaretti risponde a quella domanda, ma con una vocazione civile, mai rissosa. La seconda domanda che ci viene rivolta è di unità". "Io penso - prosegue - che adesso sia il momento di guardare avanti e non più indietro. Il Pd, e questo lo dicono tutti e anche Renzi, ha assunto un impegno in tal senso di fronte ai propri elettori".
Pin It
Stampa

Non sarò un capo ma la guida di una comunità

Scritto da Nicola Zingaretti.

Nicola Zingaretti"Grazie all'Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso".
Il neo segretario del Pd, Nicola Zingaretti, parlando dal suo comitato elettorale ha analizzato il voto delle primarie (video dell'intervento).
"Questo nuovo Pd sarà fondato su due parole: unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento".
"Io non mi intendo capo, ma leader di una comunità in campo per cambiare la storia della democrazia italiana" e "il Pd sarà unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento".
Pin It
Stampa

Oltre 200mila votanti alle Primarie in Lombardia

Scritto da Associazione Democratici per Milano.

Primarie Nella città metropolitana di Milano le primarie del Pd sono state vinte da Nicola Zingaretti con il 68,2% dei voti, seguito da Maurizio Martina col 19,3 e da Roberto Giachetti con il 12,5. Non è però questo il risultato più eclatante, ma quello della partecipazione: nei 351 seggi allestiti hanno infatti votato 96.874 persone, cioè il 9,5% in più del 2017. "Abbiamo scommesso sulla partecipazione, e abbiamo fatto bene - ha commentato sui social la segretaria metropolitana Silvia Roggiani, soddisfatta perché "pur in un momento di sfiducia generale, è stato garantito il numero di seggi dell'altra volta, per raggiungere ogni quartiere di Milano e ogni comune della Città metropolitana".
Pin It
Stampa

L'Italia può cambiare se segue l'esempio di Milano

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala A Beppe Grillo non è piaciuta la manifestazione contro le discriminazioni, che sabato ha portato nelle vie di Milano centinaia di migliaia di persone, "forse perché la gente di Milano non ha detto nessun 'vaffa'": è la risposta del sindaco Beppe Sala alle critiche dell'ex comico e fondatore del Movimento 5 Stelle. In un'intervista pubblicata sulle pagine milanesi del Corriere della Sera, Sala dice di trovarsi bene nel ruolo di sindaco: "ti permette di lanciare messaggi politici universali, come quello appunto di People, continuando a fare cose. Politica e concretezza".
"Credo che il vento nazionale cambierà davvero se altre realtà faranno quello sta facendo Milano. Se altri territori decideranno di mettersi in gioco, di provarci.
Pin It