Parchi, occasione persa

Per questo come Gruppo regionale del Pd, in consiglio regionale, abbiamo votato contro le modifiche alla legge regionale sulla Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree protette.
E questo perché è stata un’occasione persa e ha riguardato oltre il 25% del territorio regionale lombardo coperto e tutelato dalle aree protette, 24 parchi regionali, 14 parchi naturali, 67 riserve naturali, 3 riserve nazionali, 33 monumenti naturali, 1 parco nazionale, 250 Siti di Rete Natura 2000 e 104 Plis.
Il Pd non basta, serve una sinistra più larga

"Sto a sinistra, ma mi ritengo più liberista del Pd in materia di economia e sono probabilmente più a sinistra del Pd in materia di diritti civili", dice Sala.
Le nuove norme sul voto di scambio indeboliscono il contrasto alle mafie
Intervento in Senato in dichiarazione di voto per il PD sulle modifiche alla norma che punisce il reato di voto di scambio (video).
Signor Presidente, colleghi, membri del Governo, io penso che per combattere le mafie serva un'unità vera di tutte le forze politiche; serve dare il segnale che tutte le istituzioni combattono la criminalità organizzata. Dovrebbe essere un dato scontato: tutti i partiti, al di là delle loro differenze si devono sentire parte di uno Stato e delle istituzioni impegnate nella lotta alla mafia.
Ergersi a unici difensori della legalità non aiuta a combattere le mafie.
Riformare la giustizia e selezionare la classe politica

Dopo lo scandalo in Lombardia ho sentito un milanese dire: “Basta guardarli in faccia certi politici. E se succede qui, figurarsi dalle altre parti”. L’appello a Lombroso e la supponenza non portano lontano. Più utile la riflessione di un giornalista: “Servono una Giustizia veloce e una diversa selezione di chi dirige il Paese”. Nonostante la corruzione, noi qui abbiamo la testa per andare oltre, purché se ne parli senza spocchia. Serve un vasto confronto che sfoci in un evento aperto, organizzato da chi deve (Fontana, Sala, i Sindaci lombardi). Ripeto: serve a poco il lamento d’occasione; serve un dialogo (che è anche una lotta) di sistema, aperto al mondo, coinvolgente e mirato.
Ancora uno scandalo a Palazzo

Primo fra questi, il presidente regionale. Purtroppo, è un chiaro segno che chi governa da molti anni la nostra regione non ha chiuso i conti con un uso sbagliato del potere.
Naturalmente, lasciamo che la magistratura lavori e arrivi a giudizio e attendiamo i risultati, da garantisti quali siamo. Ma è evidente che siamo in presenza di una sorta di sistema molto radicato che ha trovato appiglio in diversi gangli dell’amministrazione lombarda.