Lettera aperta del Sindaco

Mezzi pubblici il più possibile efficienti e puntuali sono la condizione per avere una Milano capace di crescere, di rispettare i suoi impegni, di assicurare un ambiente più pulito a noi e ai nostri figli. Però, per fare questo è necessario che il sistema dei trasporti non sia costruito a compartimenti stagni ma rappresenti un’opportunità per tutto il territorio metropolitano e oltre.
Ed è proprio in questa prospettiva che va letto il nuovo sistema.
Un Paese che arranca

Articolo pubblicato da Il Giorno.
Le cause dell’insoddisfacente sviluppo economico del Paese, che da decenni registra indici inferiori alla media europea, si debbono far risalire al modello della nostra economia basata, da un lato sulla rilevante quota pubblica, dall'altro sulla piccola e media impresa: certamente virtuosa all’origine del boom, dal Dopoguerra agli anni ’70, ma che non si è adeguata ai profondi cambiamenti che hanno percorso il mondo globalizzato.
C'è però da chiedersi quanto il venir meno della grande industria in Italia dipenda dalle nostre disattitudini e quanto viceversa dall' attuazione di politiche economiche globali da parte dei potenti players che reggono il gioco a livello mondiale.
Forma partito e identità politica stanno insieme

Qual è l’inizio? L’inizio per me è il rapporto che il Pd vuole avere con la società e il ruolo che pensiamo di dover svolgere.
Le azioni del leader leghista offendono il Paese

Presidente Gentiloni, il Pd sembra avere rotto gli indugi su Salvini. E’ forse cambiato lo scenario dopo che palazzo Chigi ha smentito la versione del leghista?
«Con il suo comportamento Salvini offende l’Italia, le nostre regole, la nostra collocazione internazionale. Zingaretti ha chiesto di incontrare i presidenti Fico e Casellati per garantire una cosa elementare: che la questione approdi in Parlamento. La nota di palazzo Chigi è la novità delle ultime ore: emerge ora che il ministro dell’Interno, tra una battuta e l’altra, ha dichiarato cose non vere e questo rende ancor più insostenibile la sua attuale posizione».
Il carico di lavoro fra donne e uomini

L’Italia è fra le nazioni che fanno peggio quanto a parità di genere nei tempi di lavoro – retribuito e non. Detta in altri termini, nel nostro paese le donne tendono a spendere il proprio tempo in attività pagate o domestiche molto, molto più degli uomini. Per la precisione, secondo l’ultimo rapporto Istat sull’argomento, in media un’ora e dieci minuti in più al giorno, tutti i giorni.
Questa differenza fra uomini e donne, ricorda ancora l’istituto di statistica, “è trasversale a tutte le caratteristiche individuali e familiari considerate” e porta l’Italia “al terzo posto in Europa nella graduatoria dei Paesi per differenza di genere nei tempi di lavoro, dopo la Grecia e la Romania, con valori molti vicini alla Spagna, la Serbia e i paesi dell’Est, ben distante dalla parità raggiunta nei paesi del Nord Europa”.