Le nostre domande al ministro dell’Interno

Il Ministro dell’Interno ha mentito al paese. E scappa dal Parlamento. Come ha fatto nel caso Diciotti. Non basteranno certo 3 minuti di question Time per spiegare al Parlamento anni di rapporti opachi con la Russia.
Queste sono le domande alle quali Salvini ha il dovere di rispondere.
1 – Salvini ha sostenuto di non essere in nessuna relazione con la presenza del Sig. Savoini alla cena offerta dal Presidente Conte a Villa Madama alla presenza del Presidente Putin. E cosi si è dimostrato non essere. La persona è stata invitata su esplicita richiesta del D’Amico della segreteria di Salvini, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepresidente Salvini. Stiamo parlando della sicurezza nazionale del nostro paese. Perché ha mentito su questo punto?
Ministro in aula o non gli daremo tregua

Nicola Zingaretti, pochi mesi fa in Austria il Russia-gate che ha coinvolto il leader sovranista locale è costato la caduta di un governo. In Italia il governo Conte, alias Salvini, va avanti senza problemi. Dov’è l’errore?
«Sia chiaro, noi non daremo tregua a Salvini finché lui o Conte non verranno in Parlamento a riferire nella sede propria la loro versione».
Salvini dirà: non ho preso rubli, Savoini non parlava a nome mio.
Salvini dirà: non ho preso rubli, Savoini non parlava a nome mio.
Alziamo gli occhi al futuro

Il riscaldamento globale causato dall’uomo sta compromettendo in maniera irreversibile la sicurezza e la sopravvivenza stessa del nostro pianeta. Eventi climatici estremi sono all’origine di conflitti e migrazioni che sconvolgono la vita di milioni di persone. La distruzione delle risorse naturali e il livello di inquinamento, del suolo e dell’aria, delle acque interne e dei mari hanno impatti devastanti sulla qualità della vita umana.
I Governi di tutto il mondo non stanno facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici.
Green New Deal per l’Italia
E’ il momento di scelte coraggiose: chiediamo al Governo di dichiarare lo Stato di Emergenza Climatica e Ambientale e di assumere tutte le iniziative necessarie per una riconversione ecologica della nostra economia.
Proponiamo un Green New Deal per l’Italia che vogliamo condividere con le forse politiche e sociali e che coinvolga tutti i cittadini, fondato su 5 proposte:
1. investimenti pubblici verdi per 50 miliardi di euro destinati ad attivare 800 mila posti di lavoro con l’obiettivo di ridurre gli effetti del cambiamento climatico e prevenire il dissesto idrogeologico, realizzare politiche di adattamento e favorire la rigenerazione delle città e delle aree interne. E ancora: riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati.
Comune e Politecnico insieme rigenereranno l'area Bovisa-Goccia

Realizzare un grande parco pubblico, ampliare il campus universitario del Politecnico e prevedere un polo scientifico tecnologico, creando i presupposti perché diventi un luogo deputato all’eccellenza e alla ricerca. Con questi obiettivi sono state approvate le linee di indirizzo politico per la rigenerazione dell’area Bovisa-Goccia, cui seguirà, una volta approvato il Piano di Governo del Territorio, la sottoscrizione di una convenzione quadro tra Comune e Politecnico, principali proprietari delle aree che porterà alla definizione del piano per il loro sviluppo.