Il PD dovrà aggiornare le strategie

Intervista della Stampa .
La scissione di Renzi è un'operazione che riporta al passato, riproponendo la distinzione tra sinistra e centro, superata 12 anni fa con la creazione del Pd. Lo dice Piero Fassino in un'intervista a La Stampa. Secondo l'ex sindaco di Torino per il nuovo governo, con Italia Viva, c'è un rischio oggettivo: "Dovendo crescere, il nuovo partito sarà costretto a conquistarsi uno spazio e una visibilità, mettendo ogni giorno in campo proposte che si distinguano. E proponendosi come l'alternativa a Salvini finirà per offrirgli una rendita di posizione, che il leader della Lega sfrutterà per uscire dal proprio isolamento".
La scissione di Renzi è un'operazione che riporta al passato, riproponendo la distinzione tra sinistra e centro, superata 12 anni fa con la creazione del Pd. Lo dice Piero Fassino in un'intervista a La Stampa. Secondo l'ex sindaco di Torino per il nuovo governo, con Italia Viva, c'è un rischio oggettivo: "Dovendo crescere, il nuovo partito sarà costretto a conquistarsi uno spazio e una visibilità, mettendo ogni giorno in campo proposte che si distinguano. E proponendosi come l'alternativa a Salvini finirà per offrirgli una rendita di posizione, che il leader della Lega sfrutterà per uscire dal proprio isolamento".
Mettere al centro le persone

Abbiamo fatto molte assemblee in questi giorni ed è positivo stare in un partito che discute, in cui si esplicitano i dubbi, le incertezze e che ha eletto un gruppo dirigente con le Primarie, che contano molto di più dei sondaggi sulla piattaforma Rousseau.
Il PD è un partito che riconosce la democrazia rappresentativa.
In 15 giorni ad agosto abbiamo dovuto affrontare una crisi politica totalmente inattesa.
Penso che abbiamo gestito bene tutto questo e che Zingaretti sia stato molto bravo e che sia merito suo il risultato raggiunto perché ha saputo avere come bussola l’unità del PD.
Ci vogliono maggiori risorse per bonificare l'amianto

Troppi morti sul lavoro in pochi giorni

Tragedie lavorative e umane che si fanno freddamente numeri in un bilancio sempre più drammatico.
A che punto è la Brexit

La nostra non è una pura questione di principio, perché quell’accordo contiene punti fondamentali, come la salvaguardia dei diritti dei cittadini europei e britannici che vivono sulle due sponde della Manica e il cosiddetto “backstop”, che impedirà il ritorno a una frontiera fisica in Irlanda così da rispettare l’accordo di pace del Venerdì Santo che mise fine a decenni di attentati e morti.