Le sfide del nuovo anno

È l’anno con vista sulle elezioni. Dodici mesi che dovranno lanciare la volata finale per la corsa alla conferma a Palazzo Marino per Beppe Sala, se si convincerà a non farsi tentare da altre avventure e punterà a un secondo mandato, o comunque per quel modello di centrosinistra che governa ormai da un decennio la capitale del Nord in un Paese in cui al momento tira forte il vento sovranista. I dossier sul tavolo di sindaco e giunta sono numerosi: dalla mobilità, alla grande sfida ambientale, al «piano quartieri», al tema sicurezza. Senza scordare le opportunità della Brexit e i preparativi olimpici per il 2026. Molto dipenderà anche dal bilancio di previsione che dalle prossime settimane terrà banco nell’aula consiliare e in cui ci sarà, tra le altre cose, l’estensione dell’esenzione Irpef fino a 23mila euro.
Un 2020 da ecosostenibili senza diventare ecoinsopportabili

E anche questo 2019 lo mandiamo in archivio, entrando nel 2020 che, già dal numero, ci pone un monito-quesito ben definito: 20+20 si lascia o si raddoppia? La tentazione di lasciare verrebbe spontanea, dopo un anno passato ricevendo avvisi e rimproveri di ogni genere; dall'Europa perché si risparmia poco, dal Governo perché si evade troppo e da Greta perché ci si preoccupa troppo poco dell'ambiente in cui viviamo. Il clima invece, più che rimproverarci verbalmente, ci ha avvisati materialmente con una serie di calamità atipiche, mandando diluvi fuori stagione e inquietanti fioriture invernali. Oppure raddoppiare sia gli sforzi che l'impegno per salvare quel che resta del mondo e noi stessi di conseguenza?
L'Italia ritrovi fiducia

Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo.
Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi.
In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società.
Desidero, anzitutto, esprimere a tutti voi l’augurio più cordiale per l’anno che sta per iniziare.
Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi.
In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società.
Desidero, anzitutto, esprimere a tutti voi l’augurio più cordiale per l’anno che sta per iniziare.
Gli auguri del Sindaco

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala fa gli auguri ai cittadini con un video via Facebook, promette più cura per le strade e più sedi comunali in periferia. "Usciamo da un anno buono - dice nel videomessaggio - Per la seconda volta siamo la migliore città italiana per qualità della vita ma bisogna allargare ancora di più i benefici. Su mobilità e ambiente stiamo facendo molto, rivendico area B e ci sono molti bus elettrci. Sì è vero, abbiamo variato il costo del biglietto ma proteggendo anziani e fasce debili. Ad Atm chiedo di migliorare il servizio".
Preoccupazioni e auspici per il 2020

Partiamo dalla Libia, tra le più acute crisi internazionali in atto e sicuramente quella che ci riguarda più da vicino. Siamo di fronte ad un tornante pericoloso, un’evidente escalation militare in cui le parti libiche sembrano aver ceduto il passo ai rispettivi alleati. Dopo otto mesi di conflitto a bassa intensità – in cui è apparso chiaro che nessuna delle due parti fosse nelle condizioni di riportare una vittoria militare – il Generale Haftar ha intensificato la sua offensiva, grazie all’aiuto in particolare dei mercenari provenienti dalla Russia, e il Governo di Accordo Nazionale di Serraj ha chiesto il sostegno della Turchia, ottenendo la disponibilità di Erdogan che si appresta a chiedere al parlamento turco l’autorizzazione ad un intervento militare in territorio libico.