L'Europa diventi protagonista

«L’ambizione della nuova Commissione europea a svolgere un ruolo internazionale è decisiva per evitare di trovarsi di fronte a fatti compiuti», come invece sta avvenendo su Iran e Libia. Lo afferma Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia che dopo un mese dal suo insediamento a Bruxelles parla a tutto campo. L’ex premier e ministro degli Esteri italiano sottolinea che le politiche dei porti chiusi di Salvini hanno contribuito a far precipitare nell’instabilità Tripoli poiché hanno trascurato «il sostegno economico e umanitario» necessario alla Libia.
Inoltre spiega che l’Europa «non ha chiesto una manovra bis» all’Italia. Annuncia che nel 2020 lavorerà a una forte «spinta espansiva» che aiuti la crescita del Continente e infine chiede al governo italiano «di non vivere alla giornata», ma di concentrarsi su provvedimenti che guardano al futuro del Paese.
E' urgente una strategia europea per l'Africa

Ricordando che "la popolazione africana passerà dall'attuale 1 miliardo 300 milioni a 4 miliardi a fine secolo, su una popolazione mondiale di 11 miliardi (il 40% del mondo)" e sullo sfondo dei conflitti che la colpiscono, crisi libica e siriana in testa, il deputato Pd Piero Fassino, in un intervento sul Corriere della Sera, sostiene che "l'iniziativa europea deve rivolgersi all'Africa" perché è qui che "nel XXI secolo si gioca il futuro del pianeta". "Lo dimostra l'attenzione dei più grandi players, dalla Cina, presente in forza in tutto il continente, al Brasile, all'India, all'Arabia Saudita, alla Russia. E importanti Paesi del continente - in primis Egitto e Marocco - hanno varato 'strategie africane' - scrive -. E l'Unione Europea? Certo non manca la presenza di singoli Stati europei, a partire da Gran Bretagna e Francia forti dell'eredità coloniale. Diffusa è la presenza della sistema imprenditoriale tedesco.
Epifania

Si guasto' il "navigatore,
sulla strada pe'l Signore.
Ma li salva la cometa
e la storia ha fine lieta:
in excelsis Deo gloria,
ora cantan a memoria..."
Iva e sgravi vanno rivisti per il 2021

Sala è meglio che resti a Milano

Milano in Europa? “E’ vista come bella, vivibile, serena”. Lo garantisce una delle parlamentari europee più esperte che la città abbia espresso negli anni, Patrizia Toia. A Bruxelles dal 2004, ma già prima a Roma deputata, senatrice e ministro per due volte, fra i corridoi dell’ultima plenaria nella sede di Strasburgo, si concede a qualche domanda di Affaritaliani.it Milano. E visto che quasi 80mila preferenze e quattro mandati di fila un peso ce l’hanno eccome nel territorio di elezione, parla anche di Milano, dove tutti (senza dirlo) cominciano a scaldare i motori per la prossima primavera, quando si comincerà a parlare della contesa per la poltrona di sindaco del 2021. Quella di Giuseppe Sala.