Le interdittive, i protocolli di legalità, il contraddittorio
Ringrazio il Presidente della III Sezione del Consiglio di Stato, Franco Frattini, per la relazione molto puntuale che ha fatto in audizione in Commissione Parlamentare Antimafia e che porta a riflettere su alcune questioni.
Mi pare che nella relazione ci sia una considerazione di fondo secondo cui gli strumenti messi a disposizione dalla riforma del Codice Antimafia, come il controllo giudiziario o altro, e le esperienze concrete che si sono fatte nella gestione di alcune grandi opere, a partire dall’Expo, hanno prodotto una situazione in cui è più facile definire quali sono i confini entro cui è doveroso stabilire l’interdittiva e renderla meno aleatoria, così come gli strumenti per consentire di applicare questi principi (ricordo che, in Expo, quasi 90 interdittive sono state fatte ex post, andando a controllare i cantieri, verificando la proprietà dei mezzi ecc.).
Intelligenza artificiale e sviluppo digitale

L’Europa vuole affrontare una strategia in materia di dati e di sviluppo dell'intelligenza artificiale (AI). Quali le novità? Lo chiediamo a Patrizia Toia, europarlamentare milanese.
La proprietà e l’uso dei dati costituiscono un giacimento che dovrà essere utilizzato a vantaggio dell’intera società. L'Europa intende essere leader digitale di fiducia e la Commissione si concentrerà su tre obiettivi chiave: una tecnologia che funziona per le persone, un'economia equa e competitiva, una società aperta, democratica e sostenibile. L'Europa può avvalersi di una lunga storia di tecnologia, ricerca, innovazione e ingegnosità e della sua forte protezione dei diritti e dei valori fondamentali.
L'Ue non nasce come «scudo»

Intervento di Piero Fassino pubblicato da Avvenire.
«La Grecia è il nostro scudo». Parole della presidente Ursula von der Leyen che hanno suscitato sconcerto, soprattutto perché pronunciate dopo una frettolosa visita al confine greco-turco, là dove migliaia e migliaia di profughi inermi vivono in condizioni di agghiacciante disumanità, ammassati in una striscia di terra ed esposti alle aggressioni di squadracce della destra e al fuoco della polizia. E se è certamente utile inviare tende e generi di prima necessità per alleviare le sofferenze di quella moltitudine di esseri umani, questa non può essere l’unica risposta della Ue. Né davvero ci si può limitare a invocare che la Turchia rispetti gli accordi sottoscritti.
«La Grecia è il nostro scudo». Parole della presidente Ursula von der Leyen che hanno suscitato sconcerto, soprattutto perché pronunciate dopo una frettolosa visita al confine greco-turco, là dove migliaia e migliaia di profughi inermi vivono in condizioni di agghiacciante disumanità, ammassati in una striscia di terra ed esposti alle aggressioni di squadracce della destra e al fuoco della polizia. E se è certamente utile inviare tende e generi di prima necessità per alleviare le sofferenze di quella moltitudine di esseri umani, questa non può essere l’unica risposta della Ue. Né davvero ci si può limitare a invocare che la Turchia rispetti gli accordi sottoscritti.
La politica estera italiana al tempo del Coronavirus

“Viviamo una situazione molto particolare: passiamo da ore di frenesia totale - pensiamo solo alle difficoltà per organizzare il rientro degli italiani all’estero - a momenti di relativa calma visto che tutte le attività non essenziali sono state sconvocate”. A parlare è Marina Sereni, vice ministra degli Esteri in quota Pd. Con lei abbiamo cercato di fare il punto sull’agenda della Farnesina in questi giorni così complessi e sui rapporti con partner e “amici” internazionali.
Quanto è fragile l'Europa attuale

Questo maledetto Virus, oltre a creare preoccupazione e purtroppo molti deceduti, sta mettendo in evidenza quanto sia fragile l'Europa attuale.
Ogni Stato sta facendo a modo proprio sia in termini sanitari che economici; ogni Stato ha deciso di chiudere i propri confini, se sommiamo il fatto che non esiste un sistema tributario comune, un esercito europeo, una lingua comune, un confine comune, mi chiedo e chiedo a voi, è meglio un sistema federale ma unitario come gli Stati Uniti?
È meglio un sistema totalitario come la Cina o la Russia?
O un sistema Anarchico falsamente democratico e solidale com'è attualmente l'Europa?
Lo chiedo da europeista convinto, ma mi auguro che si riveda tutto e si riscrivano nuovi Trattati.