Studio come aprire anche cinema e musei

La solidarietà è il vero interesse nazionale

Il Covid-19 non conosce confini né colore della pelle, non distingue opinioni politiche né fedi religiose. Mai come oggi abbiamo capito di essere «tutti nella stessa barca», mai come oggi è stato chiaro che «nessuno può salvarsi da solo», come ci ha ricordato papa Francesco. Per questo, il nostro Paese non può non raccogliere l’appello che viene dall’Onu. Il segretario generale Guterres, da ultimo anche con l’intervento dell’8 aprile su ‘Avvenire”, continua a rivolgersi alla comunità internazionale per raggiungere un cessate il fuoco globale e per rilanciare nel nuovo contesto di crisi i 17 grandi Obiettivi Onu per il 2030. Se si continua a sparare nelle aree di conflitto non si farà nulla per contrastare la diffusione del coronavirus.
Buona Pasqua con il cuore

In questo momento così difficile per tutti noi e per il nostro Paese, ci tenevo a mandarti innanzitutto un abbraccio virtuale, uno di quegli abbracci che ci manca molto, come ci mancano le discussioni nei nostri circoli e le tante occasioni di incontro, confronto e festa che siamo abituati ad animare.
Sono giorni di grande apprensione, chiunque di noi è in pensiero per un proprio caro, e c’è poi la paura… la paura che questo incubo duri ancora a lungo, compresa la difficoltà a immaginare “il dopo”.
Ma una cosa ormai ci è chiarissima: se la famosa curva inizierà a scendere, se il numero dei contagi e quello dei decessi comincerà a diminuire, questo dipenderà anche da noi. Andrà tutto bene soprattutto se noi faremo la nostra parte.
Un grazie speciale

Grazie di cuore a tutto il personale sanitario, in prima linea per combattere il coronavirus con umanità, medici che si prendono cura dei malati, con tenacia, impegno sacrificio e responsabilità.
Grazie agli infermieri/e che donano serenità, speranza agli ammalati, svolgendo il loro servizio di assistenza con amore, praticando prestazioni terapeutiche, con precisione, tempestività, umanità e con il cuore.
Grazie agli operatori socio sanitari, figura molto preziosa, che con il loro grande impegno e generosità, con dolcezza svolgono il loro servizio di igiene agli ammalati e altre prestazioni nella migliore qualità.
Cai dona ad Anpas 50 auto per l'assistenza domiciliare

Il Club alpino italiano ha voluto compiere un gesto concreto di solidarietà stanziando mezzo milione di euro per sostenere in tutto il Paese l'assistenza domiciliare a chi ne ha più bisogno. A cominciare da anziani, malati e disabili.
Il Cai rinnova così la collaborazione con Anpas: i 500mila euro saranno utilizzati per l'acquisto di 50 Fiat Panda, donate e messe a disposizione delle pubbliche assistenze di tutto il territorio nazionale per raggiungere le case di chi è in difficoltà a causa dell'emergenza in corso.