Ecco perché la sanità territoriale in Lombardia non era pronta

Da consigliere regionale ho partecipato ai lavori nel 2014-2015 per la riforma del servizio socio-sanitario regionale in Lombardia, culminata con la legge regionale 23/2015, i cui effetti possiamo valutare ora anche in relazione alla attuale emergenza Coronavirus.
Questa emergenza, infatti, ha portato al pettine drammaticamente tutti i nodi e la debolezza dei servizi sanitari territoriali della Regione Lombardia, dimostrando una volta di più che non era un caso che la Lombardia in questi anni finisse sempre in 5^ posizione tra le Regioni italiane nella classifica dei Livelli Essenziali di Assistenza.
Più test e meno slogan

Reddito universale e opere pubbliche per la rinascita italiana

Lo scrivono in una nota Chiara Braga e Nicola Oddati, coordinatrice del programma e coordinatore della iniziativa politica della segreteria Pd.
Il direttore del PAT si dimetta

Emanuele Fiano non parla solo nelle vesti di parlamentare PD ma anche di figlio di genitori «entrambi in una casa di riposo, non li vedo da un mese e mezzo».
Al papà Nedo, scrittore e sopravvissuto ad Auschwitz, Fiano dedica non di rado post e fotografie molto belle sui social. Un legame fortissimo, per ora interrotto solo nel senso della presenza fisica.
Innanzitutto, qual è la loro situazione?
Al Senato si lavora per mettere in sicurezza il Paese

Vanno avanti al Senato i lavori per l’approvazione dei decreti emanati dal Governo per fare fronte a questa emergenza senza precedenti che, oltre a causare morte e sofferenza, rischia di creare seri danni al tessuto sociale e al sistema produttivo del Paese.
Il primo decreto varato dal Governo, votato in questi giorni al Senato è sicuramente uno dei più importanti giunti in Aula perché introduce i primi provvedimenti necessari ad affrontare questa emergenza che ha cambiato e cambierà le nostre vite e le relazioni interpersonali.