Ora ci aspetta un grande lavoro su tutto il territorio

Ci siamo lasciati poco tempo fa, prima dell’apertura dei seggi e ci ritroviamo a pochi giorni dall’esito delle elezioni.
È stata una campagna elettorale anomala, in cui ci siamo incontrati ma sempre con il timore della pandemia. Eppure ho avuto la possibilità di confrontarmi con tante cittadine e tanti cittadini sul presente e sul futuro della nostra città. Per comunicare i miei progetti ho usato anche i social ma nella consapevolezza che non avrei raggiunto le persone che hanno meno dimestichezza con il digitale e allora in bici, a piedi, in bus e qualche volta (la sera) in auto in giro per i quartieri - come sempre - perché l’anima, il cuore e la pancia della città sono nei quartieri.
Mie piccole riflessioni sul voto nelle città

Mie piccole riflessioni sul voto nelle città:
1. A sinistra possiamo essere felici (molto), ma non montarci la testa, alle elezioni politiche potrebbe essere decisamente essere un’altra storia. Dipende da quello che sapremo offrire al Paese.
2. La destra ha sbagliato quasi tutto, in particolare non ha capito che questo è il momento di tenere la testa bassa e pedalare, non di fomentare tutto il fomentabile.
3. La sinistra ha trovato candidati più credibili, non necessariamente organici alla politica.
Ballottaggi

Dopo il risultato dei ballottaggi, per Salvini e Meloni, parafrasando una bellissima canzone cantata da Ornella Vanoni negli anni '70, si potrebbe dire: "è uno di quei giorni che ti prende la malinconia e fino a sera non ti lascia più...”.
Effettivamente erano anni, seppur in una tornata amministrativa, però così importante che, non si assisteva tra il primo ed il secondo turno, ad una sconfitta così cocente per la destra.
Ottima prestazione invece del Centrosinistra e principalmente del Pd che con le vittorie di Roma, Torino, Varese, Savona, Latina e Cosenza, segna plasticamente una netta vittoria in tutto il Paese ed in alcuni casi come a Roma e Torino, addirittura a valanga.
Eh si è proprio uno di quei giorni che...
Orripilante la politica che cavalca le paure

Cosa cambia con le riforme della Giustizia

Grazie al PNRR vengono assunti 23mila giovani laureati per migliorare l’organizzazione degli uffici giudiziari e smaltire gli arretrati.
16500 dei nuovi assunti lavoreranno negli UFFICI DEL PROCESSO che affiancheranno i magistrati consentendogli di concentrare il proprio lavoro sulla definizione delle sentenze.
Sempre utilizzando i fondi del PNRR si investono 140 milioni per la DIGITALIZZAZIONE, per consentire di accelerare i procedimenti anche utilizzando notifiche e trasferimenti di atti per via telematica.