
Una guerra scaturita da una pace armata
Articolo di Don Luigi Ciotti pubblicato da Libera.
La guerra reale o minacciata, la guerra di cui ci accorgiamo solo quando si affaccia più vicina a noi e ai nostri interessi, ma che senza tregua insanguina tante regioni del mondo. La guerra che non “scoppia” all’improvviso, ma che - covata da chi se ne avvantaggia - lievita e poi dilaga con forza distruttiva, travolgendo persone, ecosistemi, patrimoni storici e culturali.
Non sono solo gli Stati e le coalizioni a entrare in guerra fra loro. Prima, o nel frattempo, sono i potenti a dichiarare guerra ai propri popoli, i ricchi a lottare non contro la povertà ma contro i poveri, dolenti testimoni della loro ingiustizia, i violenti ad accanirsi contro i miti e i non-conformi, dalle cui mani dipende il futuro del pianeta.
La guerra reale o minacciata, la guerra di cui ci accorgiamo solo quando si affaccia più vicina a noi e ai nostri interessi, ma che senza tregua insanguina tante regioni del mondo. La guerra che non “scoppia” all’improvviso, ma che - covata da chi se ne avvantaggia - lievita e poi dilaga con forza distruttiva, travolgendo persone, ecosistemi, patrimoni storici e culturali.
Non sono solo gli Stati e le coalizioni a entrare in guerra fra loro. Prima, o nel frattempo, sono i potenti a dichiarare guerra ai propri popoli, i ricchi a lottare non contro la povertà ma contro i poveri, dolenti testimoni della loro ingiustizia, i violenti ad accanirsi contro i miti e i non-conformi, dalle cui mani dipende il futuro del pianeta.

Quando c'era Berlinguer
Intervento di Franco Mirabelli alla proiezione del film "Quando c'era Berlinguer" (video).
Il film “Quando c’era Berlinguer” dice tutto per chi ha vissuto quegli anni, per chi era in piazza al funerale, per chi ha vissuto quella stagione.
Credo che questo film sia l’occasione di ripensare, rielaborare, ritrovare la grandezza di una stagione e la grandezza di un uomo che, fino all’ultimo, ha dimostrato di avere una dedizione straordinaria e anche coraggio.
Si associa poco la parola coraggio alla figura di Enrico Berlinguer ma credo che non sia giusto perché in quegli anni ci voleva un grande coraggio per andare a Mosca a fare un discorso in cui si spiegava al Movimento Comunista Internazionale e ai capi del Partito Comunista sovietico che la democrazia era un valore universale e che stavano sbagliando.
Il film “Quando c’era Berlinguer” dice tutto per chi ha vissuto quegli anni, per chi era in piazza al funerale, per chi ha vissuto quella stagione.
Credo che questo film sia l’occasione di ripensare, rielaborare, ritrovare la grandezza di una stagione e la grandezza di un uomo che, fino all’ultimo, ha dimostrato di avere una dedizione straordinaria e anche coraggio.
Si associa poco la parola coraggio alla figura di Enrico Berlinguer ma credo che non sia giusto perché in quegli anni ci voleva un grande coraggio per andare a Mosca a fare un discorso in cui si spiegava al Movimento Comunista Internazionale e ai capi del Partito Comunista sovietico che la democrazia era un valore universale e che stavano sbagliando.

Solidarietà al Circolo ANPI di Vigevano
“Ogni tanto c’è sempre qualcuno, naturalmente in forma anonima perché non ha il coraggio di mostrare la faccia, che esce dal buio della sua anima per attaccare i nostri beni più preziosi, come comunità: la libertà, i diritti, la civiltà, la democrazia, la Repubblica. Poi torna nel nulla, fino alla volta successiva. Piena solidarietà a Salvatore Marrano, presidente del Circolo Anpi di Vigevano, per la delirante lettera che ha ricevuto. Piena solidarietà alla nostra Associazione partigiani e agli ideali che sottende e che tutti noi condividiamo”, è il commento di Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd, in merito al fatto accaduto in questi giorni, ovvero, la lettera anonima recapitata a casa del presidente del Circolo Anpi di Vigevano.

L'UE si mostri unita e si accordi con la Nato
Articolo di Marina Sereni.
Il riconoscimento russo delle repubbliche separatiste è un passo grave e inaccettabile, che viola il diritto internazionale e rappresenta un fattore di escalation. Per questo è importante che l’Unione Europea mostri la sua unità e che si concordi con gli alleati Nato una risposta ferma e proporzionata. Insieme a questo, va tenuto aperto il canale della diplomazia, anche se il tempo non gioca a nostro vantaggio. Dobbiamo moltiplicare le iniziative perché solo portando i protagonisti intorno ad un tavolo possiamo disinnescare una situazione che è di fortissima tensione. Occorre però che da Putin giunga un segnale per fermare l’escalation che lui ha iniziato. Il Governo italiano sta procedendo con grande coerenza, attraverso l’azione dei Ministri Di Maio e Guerini.
Il riconoscimento russo delle repubbliche separatiste è un passo grave e inaccettabile, che viola il diritto internazionale e rappresenta un fattore di escalation. Per questo è importante che l’Unione Europea mostri la sua unità e che si concordi con gli alleati Nato una risposta ferma e proporzionata. Insieme a questo, va tenuto aperto il canale della diplomazia, anche se il tempo non gioca a nostro vantaggio. Dobbiamo moltiplicare le iniziative perché solo portando i protagonisti intorno ad un tavolo possiamo disinnescare una situazione che è di fortissima tensione. Occorre però che da Putin giunga un segnale per fermare l’escalation che lui ha iniziato. Il Governo italiano sta procedendo con grande coerenza, attraverso l’azione dei Ministri Di Maio e Guerini.

Dall'Europarlamento
Articolo di Patrizia Toia (video).
In una Strasburgo grigia e piovosa è giunta al termine un’intensa settimana di plenaria.
Comincio da alcuni atti importanti esaminati dal Parlamento. Il primo è il Piano Europeo per la lotta contro il cancro, preparato dalla speciale Commissione Beca, di cui sono membro. il Piano affronta tutto ciò che si può fare per la prevenzione, per la diagnosi precoce, per la cura e la riabilitazione dei pazienti. Comprende anche tutta una serie di strumenti per supportare, nel ritorno alla pienezza della loro esistenza, tutti coloro che hanno sconfitto questa difficile prova, i cosiddetti survivors. Le risorse stanziate, pari a 4 miliardi di euro, ci permetteranno di compiere dei significativi passi avanti nella battaglia contro questa grave patologia, con una particolare attenzione riservata all’oncologia pediatrica.
In una Strasburgo grigia e piovosa è giunta al termine un’intensa settimana di plenaria.
Comincio da alcuni atti importanti esaminati dal Parlamento. Il primo è il Piano Europeo per la lotta contro il cancro, preparato dalla speciale Commissione Beca, di cui sono membro. il Piano affronta tutto ciò che si può fare per la prevenzione, per la diagnosi precoce, per la cura e la riabilitazione dei pazienti. Comprende anche tutta una serie di strumenti per supportare, nel ritorno alla pienezza della loro esistenza, tutti coloro che hanno sconfitto questa difficile prova, i cosiddetti survivors. Le risorse stanziate, pari a 4 miliardi di euro, ci permetteranno di compiere dei significativi passi avanti nella battaglia contro questa grave patologia, con una particolare attenzione riservata all’oncologia pediatrica.