
Intollerabile non dare un pasto caldo ai bambini
“La vicenda ha suscitato profondo sdegno in città, perché parliamo di 8 bambini ucraini fuggiti dalla guerra. Per fortuna, c’è stata anche un’ondata di solidarietà. E io condivido sia l’uno, che l’altra, sia il sentimento che l’attenzione al caso. Ma dico una parola in più: non è assolutamente accettabile che si neghi un pasto caldo ai bambini, siano essi ucraini, italiani o di qualunque nazionalità”, è indignato Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd, di fronte a quanto sta accadendo a Vigevano, dove l’amministrazione comunale di centrodestra intende far pagare i pasti della mensa scolastica a 8 bambini arrivati dall’Ucraina in guerra.

Soil4Life
Intervento di Chiara Braga (video).
La lobby del cemento si può riconvertire ad un'idea ecologica del comparto edilizio? O questa fame di suolo, di territorio nonostante il calo demografico è destinata a perdurare? Che cosa la politica può fare?
Sono alcune delle domande poste dal giornalista Marco Frittella al convegno conclusivo di Soil4Life, il progetto europeo cofinanziato dal Programma LIFE della Commissione Europea, alle quali, insieme ad altri ospiti, ho cercato di dare risposte.
Video dell'intervento.
La lobby del cemento si può riconvertire ad un'idea ecologica del comparto edilizio? O questa fame di suolo, di territorio nonostante il calo demografico è destinata a perdurare? Che cosa la politica può fare?
Sono alcune delle domande poste dal giornalista Marco Frittella al convegno conclusivo di Soil4Life, il progetto europeo cofinanziato dal Programma LIFE della Commissione Europea, alle quali, insieme ad altri ospiti, ho cercato di dare risposte.
Video dell'intervento.

Da rispettare anche l'impegno sulla cooperazione
"L'obiettivo di aumentare gradualmente la spesa per modernizzare l'apparato militare era già previsto e lo stesso governo Conte lo aveva rispettato. Credo si debba evitare di collegare il tema all'emergenza Ucraina". Così la vice ministra degli Esteri, Marina Sereni, in un'intervista al quotidiano Avvenire.
"L'aggressione russa conferma che il problema più urgente è la difesa comune europea, ma più che immaginare l'impegno di 27 Stati ad aumentare autonomamente le spese per la Difesa penso sia ragionevole che ci si impegni ad accelerare le riflessioni su una politica estera comune e poi sulla difesa europea. E in questo quadro decidere tempi e modalità per modernizzare il sistema difensivo nazionale", spiega.
"L'aggressione russa conferma che il problema più urgente è la difesa comune europea, ma più che immaginare l'impegno di 27 Stati ad aumentare autonomamente le spese per la Difesa penso sia ragionevole che ci si impegni ad accelerare le riflessioni su una politica estera comune e poi sulla difesa europea. E in questo quadro decidere tempi e modalità per modernizzare il sistema difensivo nazionale", spiega.

I cittadini insistono sul cambio dei trattati
"I cittadini insistono affinché si rivedano alcuni articoli dei trattati per dare la competenza sanitaria all'Ue, per fare una vera Europa della salute". Così l'eurodeputata del Partito democratico, Patrizia Toia, una degli europarlamentari selezionati a partecipare ai lavori della Conferenza sul Futuro dell'Europa.
"Le proposte dei cittadini oltre che concrete diventano anche approvabili. Oggi abbiamo lavorato assieme ai cittadini, ai deputati ed alle associazioni per scremare queste proposte per vedere quali hanno più consenso" , ha spiegato Toia all'ANSA.
"Le proposte dei cittadini oltre che concrete diventano anche approvabili. Oggi abbiamo lavorato assieme ai cittadini, ai deputati ed alle associazioni per scremare queste proposte per vedere quali hanno più consenso" , ha spiegato Toia all'ANSA.

Lavoriamo per un'Europa più forte e autonoma
Intervento di Marina Berlinghieri.
"Per uscire dalla crisi provocata dalla pandemia e dalle pesanti conseguenze di una guerra inaccettabile nel cuore dell’Europa, abbiamo bisogno di un’Unione europea più forte e indipendente. Per questo bisogna lavorare a una maggiora autonomia energetica, investire con decisione sulle fonti rinnovabili e concentrare ogni sforzo sulla buona riuscita del Pnrr, il più grande piano di investimenti e crescita che l’Europa ha saputo mettere in campo con prontezza in risposta alla peggiore crisi dal dopoguerra".
Un incontro sul Sistema industriale italiano a Bruxelles con Matteo Borsani, direttore Affari europei di Confindustria; occasione preziosa per me anche per riportare istanze e sollecitazioni raccolte nelle scorse settimane dopo essermi confrontata con il settore industriale bresciano e più in generale lombardo.
"Per uscire dalla crisi provocata dalla pandemia e dalle pesanti conseguenze di una guerra inaccettabile nel cuore dell’Europa, abbiamo bisogno di un’Unione europea più forte e indipendente. Per questo bisogna lavorare a una maggiora autonomia energetica, investire con decisione sulle fonti rinnovabili e concentrare ogni sforzo sulla buona riuscita del Pnrr, il più grande piano di investimenti e crescita che l’Europa ha saputo mettere in campo con prontezza in risposta alla peggiore crisi dal dopoguerra".
Un incontro sul Sistema industriale italiano a Bruxelles con Matteo Borsani, direttore Affari europei di Confindustria; occasione preziosa per me anche per riportare istanze e sollecitazioni raccolte nelle scorse settimane dopo essermi confrontata con il settore industriale bresciano e più in generale lombardo.