
Una Confederazione europea per garantire libertà
"Appare a tutti ormai chiaramente che il mondo, dopo l'invasione della Russia in Ucraina, non è più quello di prima. Se la Ue ha garantito 70 anni di pace dopo la Seconda guerra mondiale, ora occorre mettere in sicurezza la nostra comunità e per farlo l'Europa deve cambiare. La proposta di Enrico Letta di una 'Confederazione europea' va in questa direzione e mi auguro che i governi e le istituzioni comunitarie la discutano quanto prima. È necessario dare presto una risposta a milioni di cittadini che all' Ue guardano come orizzonte di pace, liberta' e benessere". Lo dice in una nota Marina Berlinghieri, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera.

Ci serve una Confederazione per portare subito l'Ucraina nell'Ue
L'Italia deve "spingere" per una sempre maggiore integrazione europea, "non possiamo fermarci". Perchè "il rischio di arenarsi investe l'intera architettura politica Ue che, in assenza di un rilancio coraggioso, può sgretolarsi sotto i colpi di una minaccia esterna esiziale". Lo afferma il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, in un suo intervento su "Domani", osservando come nell'affrontare la crisi ucraina "sono riemerse crepe e ambiguità, da Berlino ma non solo". E allora servono idee "ambiziose e di rottura", e soprattutto è il momento per l'Europa del "when in trouble go big. Nel momento più buio dobbiamo pensare in grande. O vogliamo illuderci di andare avanti come se il 24 febbraio fosse una data qualsiasi? No. Il 24 febbraio, con la guerra di Putin, ha cambiato la storia europea: radicalmente e per sempre".

Piccola vittoria contro la speculazione finanziaria nell’ambiente
Articolo di Patrizia Toia.
Sono molto felice che sia passato, in Commissione ITRE, un mio emendamento in questa direzione. È facile tuonare (a parole) contro la speculazione finanziaria, più difficile è cambiare le regole, almeno in parte. Ecco perché sono molto soddisfatta che sia passato un mio emendamento che pone un freno e cerca di “estromettere” i fondi speculativi dal mercato dell’ETS. Infatti non basta puntare il dito accusatore contro i “cattivi” cioè gli speculatori, bisogna fare la fatica di andare a cercare dove nelle leggi o nelle norme si annida la giustificazione giuridica del loro operato.
Sono molto felice che sia passato, in Commissione ITRE, un mio emendamento in questa direzione. È facile tuonare (a parole) contro la speculazione finanziaria, più difficile è cambiare le regole, almeno in parte. Ecco perché sono molto soddisfatta che sia passato un mio emendamento che pone un freno e cerca di “estromettere” i fondi speculativi dal mercato dell’ETS. Infatti non basta puntare il dito accusatore contro i “cattivi” cioè gli speculatori, bisogna fare la fatica di andare a cercare dove nelle leggi o nelle norme si annida la giustificazione giuridica del loro operato.

Oltre il Pil
Articolo di Antonio Calabrò pubblicato da Huffington Post
Pensieri sparsi, per ricordare Jean-Paul Fitoussi, uno dei migliori economisti di questi nostri tempi inquieti e difficili. Pensieri sui valori dell’economia, sull’insufficienza del Pil come strumento di misurazione dello sviluppo economico (indica la quantità, non apprezza la qualità della crescita), sulla necessità che la cosiddetta “scienza triste” guardi più alle persone che non all’accumulazione del denaro.
Pensieri che possono partire da un giudizio di Tony Judt, storico tra i più lucidi della seconda metà del Novecento: "Sappiamo quanto costano le cose, ma non quanto valgono. Non ci chiediamo più, di una sentenza di tribunale o di una legge, se sia buona, o equa, o giusta, o corretta, se contribuirà a rendere migliore la società o il mondo. Erano queste, un tempo, le domande politiche per eccellenza. Dobbiamo reimparare a porcele".
Pensieri sparsi, per ricordare Jean-Paul Fitoussi, uno dei migliori economisti di questi nostri tempi inquieti e difficili. Pensieri sui valori dell’economia, sull’insufficienza del Pil come strumento di misurazione dello sviluppo economico (indica la quantità, non apprezza la qualità della crescita), sulla necessità che la cosiddetta “scienza triste” guardi più alle persone che non all’accumulazione del denaro.
Pensieri che possono partire da un giudizio di Tony Judt, storico tra i più lucidi della seconda metà del Novecento: "Sappiamo quanto costano le cose, ma non quanto valgono. Non ci chiediamo più, di una sentenza di tribunale o di una legge, se sia buona, o equa, o giusta, o corretta, se contribuirà a rendere migliore la società o il mondo. Erano queste, un tempo, le domande politiche per eccellenza. Dobbiamo reimparare a porcele".

Fondi regionali per la piscina riabilitativa dell’Ospedale di Magenta
“Apprendo con piacere che l’Assessore al Welfare Letizia Moratti, a margine dell’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso e del Polo Tecnologico dell’Ospedale di Magenta, ha affermato di aver incaricato la Direzione Generale Welfare di riattivare, in tempi molto brevi, la riapertura della piscina di idrochinesiterapia, chiusa dal 2015 e fondamentale per le attività riabilitative e le terapie post traumatiche: dopo sette anni di chiusura è una buona notizia, E siamo sicuri che la vice presidente Moratti non lo ha annunciato in relazione alla campagna elettorale in corso a Magenta. Per tale ragione – dichiara il Vice Presidente Carlo Borghetti – ho depositato una interrogazione per sapere, oltre l’annuncio, se esista un cronoprogramma dei lavori di ristrutturazione, quante risorse sono state stanziate, e quanto personale sociosanitario verrà impiegato e con quale qualifica.