
Proposta sui Medici di base
“I medici di base disponibili ad accettare nuovi pazienti devono essere tutti inseriti sul portale della Regione ed essere visibili nelle pagine web di ogni Ats e l’iter di scelta e revoca deve poter avvenire anche nelle farmacie. Questa è la mia proposta per una nuova sanità lombarda che si potrà cambiare e migliorare solo quando a governare saremo noi”, lo dice Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd uscente e ricandidato, in questa ultima legislatura anche vicepresidente d’Aula, dopo l’ennesima segnalazione di disservizio sul tema del cambio di medico di base.

Non spegniamo i riflettori sul Beccaria
Articolo di Pierfrancesco Majorino pubblicato da Il Dubbio.
Nel contribuire ad accompagnare il ragazzo che ha deciso di costituirsi dopo essere evaso dal “Beccaria” mi è venuta alla mente una riflessione di Aldo Moro sul valore della pena: “Se (la pena ndr) la si concepisce, come credo debba esser concepita, come un fenomeno morale, come una riproposizione che si faccia di fronte al soggetto del valore ch’egli ha smarrito con la sua azione illecita, la riproposizione della permanente validità del bene, allora non si può pensare che vi sia veramente qualche cosa che incide in modo indebito nella persona umana”.
Nel contribuire ad accompagnare il ragazzo che ha deciso di costituirsi dopo essere evaso dal “Beccaria” mi è venuta alla mente una riflessione di Aldo Moro sul valore della pena: “Se (la pena ndr) la si concepisce, come credo debba esser concepita, come un fenomeno morale, come una riproposizione che si faccia di fronte al soggetto del valore ch’egli ha smarrito con la sua azione illecita, la riproposizione della permanente validità del bene, allora non si può pensare che vi sia veramente qualche cosa che incide in modo indebito nella persona umana”.

Decreto rave fortemente pericoloso e dannoso
Articolo di Chiara Braga.
Siamo giunti alla fase conclusiva dell’esame alla Camera del cosiddetto decreto legge “Rave party”, un provvedimento che, come ho già avuto modo di dire ieri, andrebbe più onestamente chiamato con il suo vero nome, il decreto “No Vax” del Governo Meloni.
Un provvedimento che abbiamo cercato di contrastare con una ferma, caparbia e perentoria opposizione volta a mostrare, sia di giorno che di notte in estenuanti sedute fiume, tutta la nostra più profonda preoccupazione e contrarietà.
Siamo giunti alla fase conclusiva dell’esame alla Camera del cosiddetto decreto legge “Rave party”, un provvedimento che, come ho già avuto modo di dire ieri, andrebbe più onestamente chiamato con il suo vero nome, il decreto “No Vax” del Governo Meloni.
Un provvedimento che abbiamo cercato di contrastare con una ferma, caparbia e perentoria opposizione volta a mostrare, sia di giorno che di notte in estenuanti sedute fiume, tutta la nostra più profonda preoccupazione e contrarietà.

Il decreto anti-rave

Lavoro, sviluppo e globalizzazione nel pensiero del cardinal Martini
Articolo di Lorenzo Gaiani pubblicato dalle ACLI.
La nomina ad Arcivescovo di Milano del gesuita Carlo Maria Martini, all’epoca Rettore dell’Istituto Biblico e, da poco, dell’Università Gregoriana, venne notificata dalla Sala Stampa vaticana il 29 dicembre 1979.
Lo stesso giorno Giulio Andreotti, che aveva una certa conoscenza del nuovo Presule, annotò sul suo diario: “Grande sorpresa. Il mio parroco mons. Generali dice:’Uomo quadrato. Ed è adatto un dottore sulla cattedra di Sant’Ambrogio’ “.
La nomina ad Arcivescovo di Milano del gesuita Carlo Maria Martini, all’epoca Rettore dell’Istituto Biblico e, da poco, dell’Università Gregoriana, venne notificata dalla Sala Stampa vaticana il 29 dicembre 1979.
Lo stesso giorno Giulio Andreotti, che aveva una certa conoscenza del nuovo Presule, annotò sul suo diario: “Grande sorpresa. Il mio parroco mons. Generali dice:’Uomo quadrato. Ed è adatto un dottore sulla cattedra di Sant’Ambrogio’ “.