
Serve un radicale cambio di passo sull'immigrazione
Articolo di Piero Fassino.
Se c'era ancora bisogno di una prova del carattere conservatore e reazionario della destra che oggi governa l'Italia, il modo con cui viene affrontato il tema migratorio ne è una inconfutabile conferma.
Di fronte alla tragedia di Cutro - su cui peraltro a tutt’oggi non sono state chiarite le responsabilità - la destra ha reagito proponendo ancora una volta l'impianto securitario e emergenziale che ha già ampiamente dimostrato di essere fallimentare.
Se c'era ancora bisogno di una prova del carattere conservatore e reazionario della destra che oggi governa l'Italia, il modo con cui viene affrontato il tema migratorio ne è una inconfutabile conferma.
Di fronte alla tragedia di Cutro - su cui peraltro a tutt’oggi non sono state chiarite le responsabilità - la destra ha reagito proponendo ancora una volta l'impianto securitario e emergenziale che ha già ampiamente dimostrato di essere fallimentare.

Con i Corpi Civili di Pace europei
Articolo di Patrizia Toia.
La pace in Ucraina è il nostro obiettivo. Siamo in prima linea nel sostenere la valorosa resistenza del popolo ucraino e continueremo ad essere dalla loro parte sempre.
A questa esigenza, però, dobbiamo anche rilanciare l'urgenza di un negoziato, riavviando un percorso di pacificazione che coinvolga in prima persona la società civile ucraina.
La pace in Ucraina è il nostro obiettivo. Siamo in prima linea nel sostenere la valorosa resistenza del popolo ucraino e continueremo ad essere dalla loro parte sempre.
A questa esigenza, però, dobbiamo anche rilanciare l'urgenza di un negoziato, riavviando un percorso di pacificazione che coinvolga in prima persona la società civile ucraina.

Incredibile che questa giornata divida
Intervista di Affaritaliani a Silvia Roggiani.
Roggiani, ogni anno polemiche sul 25 aprile, una festa che continua a non unire.
E' incredibile che questa giornata divida. In testa al corteo ci sono sindaci con la fascia di ogni schieramento. Questa è una festa divisiva solo per chi pensa che lo sia. Il 25 aprile iniziò una nuova fase per l'Italia, il giorno dell'orgoglio del nostro Paese. Chi lo reputa divisivo, sono coloro che pensano che il fascismo abbia avuto qualcosa di buono. Ma non è così: non ha avuto niente di buono. L'antifascismo dovrebbe essere scontato, ma non lo è per molti rappresentanti dello Stato.
Roggiani, ogni anno polemiche sul 25 aprile, una festa che continua a non unire.
E' incredibile che questa giornata divida. In testa al corteo ci sono sindaci con la fascia di ogni schieramento. Questa è una festa divisiva solo per chi pensa che lo sia. Il 25 aprile iniziò una nuova fase per l'Italia, il giorno dell'orgoglio del nostro Paese. Chi lo reputa divisivo, sono coloro che pensano che il fascismo abbia avuto qualcosa di buono. Ma non è così: non ha avuto niente di buono. L'antifascismo dovrebbe essere scontato, ma non lo è per molti rappresentanti dello Stato.

Mattarella ha ristabilito la storia
Articolo di Repubblica.
"Certe cose se si sentono bisogna dirle ad alta voce, mettendoci la faccia. Meloni in alcune occasioni pubblicamente ha mostrato una faccia decisa, ha urlato certe parole e certi slogan e quello che dovrebbe fare è mettere la faccia e dire con chiarezza e in maniera definitiva: 'siamo antifascisti'", ha detto Sala prima della partenza del corteo. "Però se sono così io credo sia anche inutile continuare con questo balletto. L'importante è che noi lo sentiamo e spero che Milano continui a sentire questo spirito - ha concluso -. Andiamo avanti e per noi quella della Liberazione è una festa".
"Certe cose se si sentono bisogna dirle ad alta voce, mettendoci la faccia. Meloni in alcune occasioni pubblicamente ha mostrato una faccia decisa, ha urlato certe parole e certi slogan e quello che dovrebbe fare è mettere la faccia e dire con chiarezza e in maniera definitiva: 'siamo antifascisti'", ha detto Sala prima della partenza del corteo. "Però se sono così io credo sia anche inutile continuare con questo balletto. L'importante è che noi lo sentiamo e spero che Milano continui a sentire questo spirito - ha concluso -. Andiamo avanti e per noi quella della Liberazione è una festa".

Dobbiamo trasmettere ai giovani di oggi forza morale e rigore
Articolo di Marina Sereni.
Per cambiare il mondo bisognava esserci. Questo è stato il motivo che mi ha fatto abbracciare l'impegno politico: la convinzione che la partecipazione è una parte costitutiva della democrazia, senza partecipazione non c'è democrazia e il Paese potrebbe andare di nuovo allo sbando'. È una delle frasi più conosciute e citate di Tina Anselmi, partigiana a 16 anni.
Per cambiare il mondo bisognava esserci. Questo è stato il motivo che mi ha fatto abbracciare l'impegno politico: la convinzione che la partecipazione è una parte costitutiva della democrazia, senza partecipazione non c'è democrazia e il Paese potrebbe andare di nuovo allo sbando'. È una delle frasi più conosciute e citate di Tina Anselmi, partigiana a 16 anni.