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Garantire l'accesso ai centri antiviolenza

Scritto da Silvia Roggiani.

Silvia Roggiani "La maggioranza ha respinto l'Ordine del giorno mia firma che impegnava il Governo a stanziare più risorse per garantire per tutte le donne l'accesso alle case rifugio e ai centri antiviolenza, anche a quelle che, fino a oggi, ne sono state escluse". Così Silvia Roggiani, sull'Ordine del giorno respinto dall'Aula che impegnava il governo a stanziare maggiori fondi per i centri Antiviolenza.
"Il testo bocciato dalla destra chiedeva un impegno al Governo per intervenire sui meccanismi di esclusione dall'accoglienza delle ospiti e dei loro figli come previsto nella Convenzione di Istanbul, di adottare iniziative per la realizzazione di reti territoriali e di finanziare l'istituzione presso i centri Antiviolenza di équipe multidisciplinari per fornire la migliore assistenza possibile alle vittime. E' gravissimo che di fronte ai numeri drammatici di un'emergenza che ormai è diventata strutturale, il governo si volti dall'altra parte. Contro la violenza sulle donne l'Italia ha il dovere di investire maggiore risorse" aggiunge.
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Abbiamo contribuito ad una correzione al testo sulla violenza alle donne

Scritto da Chiara Braga.

Chiara Braga"Sulla violenza di genere, come abbiamo sempre detto, siamo pronti a lavorare anche con la maggioranza e il Governo. Per questo abbiamo contribuito ad una correzione fondamentale al testo del Governo, raccogliendo le richieste dei centri anti violenza e ottenendo l'approvazione di un nostro emendamento molto importante che esclude dall'applicazione dell'ammonimento un reato grave come la violenza sessuale. Questo punto, insieme a un primo impegno, seppure ancora molto parziale sulla formazione degli operatori e a una migliore definizione dello strumento dell'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare, ha contribuito a migliorare il testo licenziato dalla Commissione Giustizia, grazie all'impegno e alla determinazione dei deputati e delle deputate Pd". Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
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Con questi tempi d'attesa la salute non e' tutelata

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti "Ma quale miglioramento? Bertolaso evidentemente vive su Marte e non conosce i problemi veri dei cittadini lombardi. Se vuole glieli raccontiamo noi che stiamo raccogliendo centinaia di segnalazioni di chi ogni giorno, in Lombardia, e' costretto a farsi curare a pagamento, mentre Regione e Governo non fanno altro che riversare milioni e milioni di euro nelle casse degli operatori privati per fargli aumentare la produzione. Cosi' non puo' andare avanti, la salute dei cittadini non e' tutelata". Lo dichiara Carlo Borghetti, capodelegazione del Pd in Consiglio regionale della Lombardia in relazione ai dati sui tempi di attesa in sanita', forniti alla stampa dall'assessorato al welfare retto da Guido Bertolaso, secondo cui la situazione starebbe migliorando.
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Su infanzia e donne, Meloni si smentisce da sola

Scritto da Silvia Roggiani.

Silvia Roggiani "L'abbassamento dell'aliquota Iva su beni e servizi destinati all'infanzia era un impegno preso dal centrodestra e un punto del suo programma elettorale alle elezioni di un anno fa. La stessa presidente Meloni in Parlamento ha sottolineato addirittura la volontà di ampliare la gamma di beni essenziali soggetti all'Iva agevolata al 5 per cento. Sono bastati 12 mesi per fare marcia indietro su tutto. Non solo non ci sarà nessun ampliamento ma saranno esclusi dalla misura di abbattimento dell'Iva tutti i prodotti dell'infanzia e la 'tampon tax' tornerà al 10 per cento. Alla faccia del sostegno alle donne. Il governo annuncia una misura e poi fa l'esatto opposto. Per le famiglie si tratterà di un colpo durissimo, in un momento in cui l'inflazione già morde. La mancanza di coerenza da parte di una Premier che si smentisce da sola non rappresenta una buona notizia per il paese". Così Silvia Roggiani, deputata Pd in commissione Bilancio.