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Emergenza

Scritto da Vincenzo Ortolina.

Vincenzo Ortolina Ho già avuto modo di spiegare (“Tu quoque”?) le ragioni per le quali io, che ho votato Bersani l’altra volta, sosterrò Matteo Renzi, l’8 dicembre. Del sindaco toscano, come ho già detto, non mi piacciono diverse cose, a partire da un certo suo narcisismo. In linea di principio contrario poi al cumulo delle cariche, ritengo in particolare che il segretario nazionale di un partito dovrebbe impegnarsi a tempo pieno per questa funzione, e dunque resta il quesito di come il “nostro” possa gestire, se eletto, il suo tempo tra Roma, o dove sia, e Firenze. Tantomeno condivido, allora, la prospettiva, pur evocata, di unificare, se le condizioni dovessero consentirlo, le figure di segretario e di capo del governo. Ciò ribadito, considero tuttavia che la situazione in qualche misura emergenziale anche in casa PD “imponga”, in un certo senso, questa scelta.
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Va riequilibrato lo Stato sociale

Scritto da Giuseppe Delfrate.

Con il Governo attuale va riequilibrato lo Stato sociale, rendendolo accessibile alle varie generazioni.
Ricordiamo l’insegnamento di don Lorenzo Milani "non c’è peggiore ingiustizia che fare le parti uguali fra diseguali". La celebre affermazione fatta dal Prete di Barbiana circa 50 anni fa è ancora valida. A ciò dobbiamo aggiungere che la crescita e lo sviluppo economico, che hanno interessato ampie fasce di popolazione italiana nei decenni scorsi, hanno ulteriormente aumentato le disuguaglianze sociali nei cittadini perché hanno prevalso le spinte corporative, con la quasi assenza dello Stato.
Quando fu scoperchiato il tetto del limite massimo retributivo e pensionistico si è favorito, sine dies, coloro che già erano avvantaggiati, aumentando le disparità. Quando furono concesse pensioni di anzianità, magari integrate al trattamento minimo, come lo fu per i coltivatori diretti oltre venti anni fa senza controlli rigorosi della ricchezza patrimoniale dei destinatari, si è accordato un beneficio per i lavoratori autonomi ancora relativamente giovani ed in attività lavorativa, molto superiore rispetto al valore dei contributi versati, con un onere a carico di tutta la collettività.
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La TAP approvata in Parlamento

Scritto da Matteo Cazzulani.

Matteo CazzulaniVotato alla Camera il Trattato per la realizzazione del Gasdotto Trans Adriatico che veicola nel nostro Paese il gas dell'Azerbaijan. Decisiva la posizione di Letta e Franceschini e il sostegno di PD, SC, NCD, FI e Socialisti.
In Italia c'è chi lavora a favore del rafforzamento della sicurezza nazionale e dell'alleggerimento delle bollette per gli italiani, e chi, invece, adotta un'opposizione ideologica senza sé e senza ma contro tutte - ma proprio tutte - le forme di progresso.
Nella giornata di giovedì, 5 Dicembre, la Camera dei Deputati ha approvato la ratifica dell'Accordo Internazionale tra Italia, Grecia ed Albania per la realizzazione del Gasdotto Trans Adriatico -TAP: infrastruttura, fortemente voluta dal Premier Letta, concepita per veicolare in Italia 10 miliardi di metri cubi di gas dall'Azerbaijan attraverso li territorio greco e quello albanese.