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Maggioranza in Regione divisa sulle quote latte

Scritto da Antonella Forattini.

Antonella Forattini “Il centrodestra che governa Regione Lombardia voleva tentare di convincere il governo gialloverde nazionale a rimettere mano alla vicenda delle quote latte, prevedendo ulteriori sospensioni per gli allevatori che devono ancora pagare. Ma, anche grazie al nostro voto contrario, la maggioranza si è spaccata e questa assurda operazione non è riuscita”, lo dice Antonella Forattini, consigliera regionale del Pd e componente dell’VIII Commissione Agricoltura, al termine della seduta pomeridiana.
All’ordine del giorno una proposta di risoluzione in tema di quote latte, presentata da Fratelli d’Italia, per impegnare la Giunta regionale a chiedere al Governo nazionale di prolungare la “sospensione delle procedure di riscossione coattiva mediante cartelle esattoriali già sospese fino al 15 luglio, fino al 31 dicembre 2019, in attesa che si identifichino con la Comunità europea soluzioni definitive sulla vicenda”, come recitava l’atto.
“Ma prima di trattare la risoluzione, abbiamo chiesto alla presidenza della Commissione di inserire la nostra interrogazione a proposito dei controlli di Regione Lombardia sul sistema della quote latte, per capire se sono state rispettate le disposizioni comunitarie e nazionali. Una richiesta, la nostra, nata dalla sentenza di archiviazione del procedimento penale del Gip di Roma De Nicola su tutta la questione delle quote latte, in quanto in molti passaggi del testo il giudice mette in dubbio l’efficacia delle verifiche”, prosegue Forattini.
E il motivo di discutere prima di tutto l’interrogazione dei dem è da leggere alla luce di quanto contenuto nella risoluzione: “Non avevamo dubbi che l’assessore regionale all’Agricoltura Rolfi, intervenuto in Commissione, avrebbe potuto rispondere solo che la Regione ha operato nella maniera corretta, mettendo in atto tutti i controlli previsti e necessari dalle norme sulle quote latte. E come avrebbe potuto, dopo queste dichiarazioni, la maggioranza approvare un testo dove si diceva di sospendere ancora il pagamento delle cartelle esattoriali, tra l’altro ormai in capo all’Agenzia delle Entrate, se la Giunta ritiene di aver fatto, negli anni, tutto correttamente?”, si chiede la consigliera Pd.
A quel punto, la maggioranza si è divisa e, grazie al voto contrario del Pd, la risoluzione è stata bocciata. “Sarebbe stato assurdo il contrario: non esistevano motivazioni politiche per bloccare la procedura, anche alla luce della sentenza. E non aveva senso riaprire il tema, scaricando su Roma, governata dalla stessa Lega che amministra la Lombardia, una partita già decisa”.

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