
"Io non farò alcuna controriforma della controriforma perché non c'è stata una controriforma. I cardini della mia riforma sono rimasti, sono state introdotte delle modifiche in particolare nel mese di agosto, in piena crisi di governo, che ho bloccato in forma cautelativa". Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali,
Dario Franceschini, nel corso della sua audizione in commissione cultura alla Camera, per parlare delle sulle linee politiche nel Dicastero. "Ho incontrato diverse organizzazioni sindacali, poi i gruppi parlamentari e farò le mie scelte - ha aggiunto -. Andranno consolidate alcune cose come investire nella misura massima possibile sulla tutela dei beni culturali, del paesaggio, che vanno valorizzati e difesi. Le sopraintendenze uniche, che hanno semplificato la vita dei cittadini, è un lavoro che va confermato e difeso, semmai si potrà lavorare per renderle ancora più piccole, avere un'unica soprintendenza è una grande opportunità senza tornare al passato con tre soprintendenze, bisogna rafforzare le varie competenze".
Va consolidata»