
Nessuna proposta di modifica dal Pd alla legge sul CSM, proprio per dimostrare che la riforma dev'essere approvata così com'è. Dice
Franco Mirabelli: "Sarebbe grave se gli emendamenti, in particolare quelli della Lega, fossero il segnale della volontà di non rispettare un impegno che la ministra Cartabia ha chiesto a tutti. Cioè garantire il voto favorevole alla riforma del Csm in tempi brevi e sufficienti per votare il nuovo Csm".
Un voto che, calendario alla mano, arriverà per fine settembre, visto che l'attuale Csm scade il 25, e quindi approvando la riforma a giugno, c'è il tempo per organizzare la macchina del voto. Per questo Mirabelli aggiunge: "Il provvedimento è stato votato alla Camera da tutta la maggioranza ad aprile, e non si capisce perché adesso debba essere cambiato. Non votare questa riforma, che è legata anche al Pnrr, sarebbe grave". E comunque, conclude Mirabelli "registro la convergenza del Pd e del M5S di approvare il provvedimento così com'è".