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L'Ue si impegni per politiche sociali coraggiose

Scritto da Elly Schlein.

Elly Schlein"Dopo 68 anni la strage di Marcinelle resta uno dei momenti più tragici della migrazione italiana nel mondo. L’incendio nella miniera, nel quale morirono 262 lavoratori di dodici nazionalità tra cui 136 italiani, ci ricorda quanto dolore e sacrifici segnino la storia delle migrazioni che contribuirono allo sviluppo economico europeo, e fu il momento più drammatico di questa storia. Proprio a partire dal dolore per quei morti e da quelle battaglie per la sicurezza e la dignità del lavoro si è progressivamente creato uno spazio comune di costruzione dei diritti sociali e politici. Ricordare e onorare Marcinelle oggi significa anche spronare l'Europa affinché si recuperino la solidarietà sociale e politica, i valori di accoglienza e la difesa dei diritti sociali. La memoria di quelle morti impone allora a tutti scelte coraggiose sulla dignità e la sicurezza di tutte le lavoratrici e i lavoratori, e sulla solidarietà anziché i respingimenti e i muri dettati da egoismi nazionali". Così Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito democratico.
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Il Dl Carceri non contiene misure per affrontare l'emergenza

Scritto da Elly Schlein.

Elly SchleinIl dl Carceri "non prevede nessuna misura che intervenga immediatamente sull'emergenza nelle strutture penitenziarie". Così Elly Schlein parlando in aula durante l'esame degli odg sul provvedimento."I detenuti al trenta giugno sono più di 61mila a fronte di 47mila posti regolari - aggiunge - Una media inaccettabile di sovraffollamento superiore al 130% con punte addirittura superiori al 150%. Con celle da tre riempite da sei o otto detenuti, con materassi a terra, senza acqua calda e assenza di spazi trattamentali e di attività per i detenuti. Ricordiamo l'articolo 27 della Costituzione. Ricordiamo uno dei principi fondamentali della nostra cultura giuridica che è la funzione risocializzante della pena. Quella stessa funzione rieducativa che Fratelli d'Italia vuole limitare come propone l'onorevole viceministro Cirielli in una proposta da lui depositata all'inizio di questa legislatura che vuole limitare la funzione rieducativa. Ma un carcere così è quanto più lontano già da quella funzione risocializzante".
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Resta la deriva securitaria

Scritto da Michela Di Biase.

Michela Di Biase“L’approvazione della Camera dell’ordine del giorno che impegna il governo a rafforzare il sistema della probation minorile e delle misure alternative al carcere, potenziando gli Uffici di servizio sociale per minorenni, i Centri di prima accoglienza, le case e i centri di Comunità, i centri diurni polifunzionali, è certamente una buona notizia. Soprattutto perché favorisce l’ottimale svolgimento delle attività trattamentali, formative e rieducative dei detenuti. Purtroppo, però, ‘una rondine non fa primavera’. Anzi. Resta infatti il nostro giudizio fortemente critico sull’intero impianto del Decreto Carcere, e più in generale sulla deriva securitaria che è stata la linea guida dell’intera attività di governo dell’esecutivo Meloni in materia di giustizia. Un indirizzo che trova nel Decreto Caivano il suo massimo fallimento. Si tratta di scelte che, come testimoniano i report dell’Associazione Antigone, non danno risposte al disagio giovanile ma provocano solo un pericoloso aumento della popolazione carceraria minorile”. Così la deputata democratica della commissione Giustizia e della commissione per l’Infanzia e l’adolescenza, Michela Di Biase.
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Meloni e Nordio condannino le parole di Mollicone

Scritto da Chiara Braga.

Chiara Braga"Nel giorno in cui ricordiamo l'anniversario della strage dell'Italicus, la memoria delle vittime e il dolore delle famiglie e di un paese intero vengono offesi dalle sconsiderate parole dell'onorevole Mollicone presidente della commissione Cultura. Un uomo delle istituzioni che dovrebbe avere a cuore il lavoro della magistratura e il rispetto delle sentenze. La gravità delle sue parole chiama in causa direttamente il ministro della Giustizia Nordio e la premier Meloni. Condannare certe espressioni è il minimo che ci possiamo aspettare da chi governa il Paese". Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.