Il decreto sicurezza bis usa il tema per speculare sulle paure
“Pensiamo che il decreto sicurezza bis - che dobbiamo ancora leggere perché è stato approvato ieri - così come quello precedente su questo tema, serva più a usare il tema della sicurezza per speculare un po’ sulle paure piuttosto che risolvere i problemi. Mi pare che il cuore di questo decreto sia quello di dare un messaggio: chi salva i migranti in mare non lo deve fare; il problema del Paese sono le ONG per cui si mettono multe o altro. Io, invece, penso che i problemi che andrebbero affrontati siano altri: i respingimenti, i rimpatri, in particolare i rimpatri volontari per cui sono stati tolti i soldi, con il precedente decreto sicurezza, che servivano ad aiutare le persone che volevano ritornare nel proprio Paese d’origine a farlo. Penso anche che un altro grande problema che non si vuole affrontare sia quello degli sbarchi fantasma, cioè le migliaia di persone che arrivano dalla Tunisia con piccole barche, attraverso organizzazioni criminali anche italiane che garantiscono poi anche l’arrivo a destinazione. Questo lo dicono le Procure e anche tutti i sindaci siciliani che vivono questo problema in maniera significativa”.
Salvini non può far finta di nulla sull'arresto di Arata
“L’arresto di Paolo Arata, già consulente della Lega, e dell’imprenditore Vito Nicastri, considerato dagli inquirenti come finanziatore della latitanza di Matteo Messina Denaro, definisce un quadro inquietante fatto di rapporti tra mafia, politica e imprese. Non credo che il ministro degli Interni e segretario della Lega possa restare in silenzio: svolge un ruolo che non può essere indebolito da dubbi o sospetti. Salvini dica e chiarisca su questa vicenda, almeno prenda le distanze e si esprima. L’audizione preannunciata in commissione Antimafia può essere l’occasione, ma è bene che il vicepremier non aspetti. L’unica cosa che non può fare è far finta di niente o pensare di cavarsela spostando l’attenzione, come fa stamattina, sulla futura chiusura del Cara di Mineo”. Così su Facebook il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Antimafia.
Sicurezza poca, propaganda molta
“Salvini e il suo governo non si smentiscono mai: ancora una volta poco spazio alla sicurezza dei cittadini e molto alla propaganda. Quanto illustrato oggi al termine del consiglio dei ministri da Conte e Salvini ha poco a che fare con la vita delle nostre città: si punta il dito sugli sbarchi (ma non erano azzerati?) e ci si dimentica dei reali interventi che servono sia per la presenza delle forze dell’ordine nei luoghi più a rischio, sia degli interventi a carattere sociale per evitarne la ulteriore marginalizzazione. Ogni giorno sono proprio loro a parlare dei rischi di furti e rapine, ma quando legiferano sembra che non sia questo il problema che li assilla. Ci sarebbe da ridere, inoltre, se la cosa non fosse drammatica, a leggere che il vice presidente Di Maio parli ancora di 500mila rimpatri, quando il Viminale spiega che sono 90mila in tutto gli immigrati che potrebbero essere rimandati nei loro Paesi. Salvini invece sembra cosi’ solerte a garantirsi l’assenza di contestazioni durante i suoi comizi, ma molto mano a occuparsi di tutti gli italiani”. Così il deputato Pd Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo dem alla Camera.
Il Governo fermi il decreto sblocca cantieri
"L'arresto del consulente energia della Lega di Salvini, Paolo Arata, e la vicenda di Fabrizio Ghedin, consulente del Sottosegretario all'Ambiente leghista Vannia Gava, coinvolto nel tentativo di insabbiare illeciti ambientali nella gestione dei rifiuti e svelato dall'inchiesta di Fanpage, sono facce di una stessa medaglia e per di più tutte in casa Lega: conflitti di interesse, malaffare, incompatibilità che andrebbero a nozze con le nuove norme sugli appalti che questo Governo sta approvando". Così Chiara Braga, capogruppo Pd in Commissione Ambiente Territorio Lavori Pubblici della Camera.
"Prima tra tutte la proposta di una soglia altissima per gli affidamenti diretti, il ritorno del massimo ribasso e il subappalto libero che apre a corruzione e rischio di infiltrazioni delle organizzazioni criminali.
"Prima tra tutte la proposta di una soglia altissima per gli affidamenti diretti, il ritorno del massimo ribasso e il subappalto libero che apre a corruzione e rischio di infiltrazioni delle organizzazioni criminali.