La continuita' di governo "e' garantita dal saper governare, non da una legge". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine della cerimonia dell'alzabandiera per il 78 esimo anniversario della proclamazione della Repubblica, commentando la manifestazione contro il premierato che si tiene oggi a Roma. Il sindaco ha ribadito di essere "decisamente contrario a questa riforma, anche perche' da un lato non so che risultati effettivi possa dare, dall'altro lato l'ultima cosa che vorrei e' veder tolte delle prerogative al Presidente della Repubblica: abbiamo avuto presidenti straordinari che hanno sempre lavorato benissimo per la nostra repubblica". Quindi, "anche dal mio punto di vista, un radicale no a questa riforma", ha concluso.

"Questa mattina il sottosegretario Del Mastro ha annunciato l'istituzione del Gruppo dell'intervento operativo della polizia penitenziaria per far fronte a eventuali disordini nelle carceri. Insomma mentre nelle carceri italiane resta il grande problema della sovrappopolazione, continuano ad aumentare i suicidi e il disagio psichiatrico, la priorità per il governo è un'altra. Non si fa nulla e non si investe per migliorare la detenzione. È evidente che per la destra il carcere deve essere solo un luogo di espiazione e punizione e non, come dice la costituzione, di riabilitazione e rieducazione. L'annuncio di oggi dimostra come si preferisca la scorciatoia dei messaggi ideologici sicuritari anziché affrontare i drammatici problemi delle carceri". Ad affermarlo è Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo Pd in Senato, in un post su Fb.

Se con la riforma il "presidente del Consiglio minaccia di scegliere Camere, quella minaccia non e' contro l'opposizione, ma contro la sua stessa maggioranza", ha osservato in Aula durante l'esame del ddl premierato, Dario Franceschini, senatore del Pd. "E' una prigione che state costruendo", ha aggiunto per poi auspicare un "ravvedimento" della maggioranza: "Riflettete, intanto noi stiamo lavorando per voi".

"Tutte le forzature che sono state fatte, di fatto è stato dimostrato che non ce n'era nessuna ragione". Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, al termine della conferenza dei capigruppo, a proposito della calendarizzazione al 11 giugno del ddl sull'Autonomia differenziata.