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Emilia De Biasi: passione, dialogo, etica della responsabilità

Scritto da Pierluigi De Lauro.

Emilia De Biasi'Emilia De Biasi: passione, dialogo, etica della responsabilità'. E' libro a cui ha lavorato Pierluigi De Lauro, portavoce al Senato per cinque anni della senatrice Pd, appassionata presidente della Commissione Sanità nella XVII Legislatura, deceduta prematuramente il 5 gennaio di quest'anno. Il volume, edito dalla Biblion, è stato curato dal marito della De Biasi, Guglielmo Bruni, assieme a Massimo Tafi, Enrica Borrelli ed Elisabetta Cacioppo, storici collaboratori della De Biasi a Milano. Il libro oggi è stato presentato nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, in occasione di un convegno promosso dal Pd per ricordarla. Hanno partecipato, tra gli altri, Simona Malpezzi, presidente del gruppo a Palazzo Madama, il collega di partito Franco Mirabelli, Cecilia D'Elia e Livia Turco.
Toccanti testimonianze di quella che tutti chiamano, familiarmente, soltanto "Emilia". Da lei, nel suo percorso politico, poche dichiarazioni ufficiali ma tanti provvedimenti concreti portati avanti nell'ambito delle sue competenze come presidente della Commissione Sanità: dal riordino delle professioni sanitarie, alle vaccinazioni, alle norme per affrontare la questione stamina, alla legge sul 'Dopo di Noi'. "L'idea del libro- spiega De Lauro che ha coordinato l'evento nella Sala Zuccari- nasce da lontano. Con Massimo Tafi e con la società che aveva curato l'immagine di Emilia a Milano, avevamo pensato, e le avevamo proposto, un libro sulla sua esperienza come presidente della Commissione: un viaggio nella sanità italiana. Idea che non fu portata a termine per diversi motivi, non ultimo la conclusione della legislatura e il sostegno di una difficile campagna elettorale, che purtroppo non ando' a buon fine. Alla sua morte abbiamo tentato di riprendere quel progetto, come un modo per ricordarla. Un'idea subito accolta dal marito. Non abbiamo voluto scrivere una biografia, ma un ritratto umano e politico di Emilia, attraverso le sue parole e le parole di quanti l'hanno conosciuta e hanno collaborato con lei, con diversi ruoli, in fasi diverse della sua attività politica e istituzionale. Non separando le sue scelte politiche dal suo essere donna appassionata e di pensiero".

 

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