Sulla mancata proroga al blocco degli sfratti
Intanto va ricordato che il blocco degli sfratti che si rinnovava dal 2007 e riguardava ormai alcune migliaia di famiglie sfrattate per finita locazione e in condizioni di indigenza, con bassi redditi e o anziani o con familiari affetti da disabilità.
La scelta di non prorogare, l'abbiamo detto da subito, può essere una scelta non solo accettabile, ma addirittura giusta a due condizioni: che si ponga fine ad una fase lunga in cui né i proprietari, né gli inquilini non hanno certezze sul proprio futuro e che, riconoscendo le ragioni che negli ultimi anni avevano motivato le diverse proroghe degli sfratti, garantisca il passaggio da casa a casa delle famiglie interessate, evitando che ci siano persone che vengano messi in mezzo a una strada.
Sul divorzio breve

Ecco l’intervento che ho tenuto in Senato a favore del Divorzio breve:
Signor Presidente, si è detto molto, in questi lunghi anni che ci separano non soltanto dalla legge sul divorzio, ma anche dal referendum confermativo della legge sul divorzio, ma una affermazione ritengo sia molto importante: il divorzio ha rappresentato il vero spartiacque della modernizzazione del nostro Paese.
Il PD e il percorso delle riforme

Playlist con i video dell'incontro»
Proseguono, con slancio, le Riforme
RESPONSABILITA' CIVILE DEI MAGISTRATI
Importante anche l'approvazione definitiva, alla Camera, del disegno di legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Un ddl che va a modificare la legge "Vassalli" andando a tutelare e garantire i cittadini nei casi in cui l'iter giudiziario arrecasse danni ingiusti.
Ultime notizie dall'Isis

Articolo pubblicato sul Giornale dei Lavoratori.
La strage consumatasi il 18 marzo al Museo del Bardo a Tunisi in cui sono stati uccisi anche quattro nostri connazionali è un ulteriore tassello della strategia del terrore che ha avuto la sua prima manifestazione il 7 gennaio con gli omicidi di Parigi e successivamente quelli di Copenhagen.
E’ interessante notare come l’obiettivo, soprattutto in Danimarca ed in Tunisia, fossero in prima istanza i Parlamenti nazionali, particolarmente quello del Paese nordafricano, l’unico in cui la famosa “primavera araba” del 2011 abbia prodotto un reale approdo democratico ed in cui i partiti politici di matrice islamica sembrano accettare un sostanziale principio di laicità delle istituzioni.