Silvio, ormai subalterno a Salvini

Articolo pubblicato da Lettera43.
I risultati delle Regionali continuano a produrre conseguenze nel sistema politico, basti pensare a ciò che sta avvenendo dalle parti di Forza Italia. La settimana scorsa è nato in Senato il gruppo dei Conservatori e riformisti, ossimoro che trasforma i seguaci del parlamentare Europeo Raffaele Fitto, i Fittiani, da corrente interna a Forza Italia in gruppo parlamentare autonomo, non si sa ancora se preludio di una nuova formazione politica. Dipenderà anche dalle pressioni per modificare la legge elettorale appena approvata, che allo stato attuale prevede che il premio di maggioranza venga attribuito alla lista con più voti e non alla coalizione.
Dialog Milano, le religioni e l’accoglienza dei profughi

Le note di Karim Wasfi sulle macerie di Baghdad hanno fatto il giro del mondo, raggiungendo televisioni e giornali internazionali. Quando lo scorso 27 aprile un’autobomba ha ucciso dieci persone nella capitale irachena, lui, direttore dell’Orchestra sinfonica nazionale, è sceso in strada improvvisando un concerto. Tutti quanti – soldati, netturbini, lavoratori – si sono riuniti e sono venuti ad ascoltare la musica. Anche chi guidava si è fermato. La settimana successiva due nuovi attentati (l’Isis colpisce soprattutto i quartieri sciiti della città) hanno ucciso 17 persone.
Il PD dopo il voto
Nell'ultimo anno si è votato in 12 Regioni, il centrosinistra e il nostro partito ne governavano prima 6 e ora 10: è sufficiente questo dato per chiarire che il Pd esce da queste tornate elettorali più forte. Non abbiamo mai governato in 17 Regioni su 20 come avviene oggi.
Il rilancio del PD parte dai territori
MilanoDomani con lo sguardo al 2016

Partiamo dal racconto di Milano che stiamo amministrando a fianco del sindaco Pisapia e chiediamoci: in che modo valorizzare il forte impulso alla progettualità e all’innovazione di governo cittadino messe in campo in questi anni? Come disegnare le molteplici vocazioni della nostra città, la fitta mappa delle eccellenze produttive, culturali, di alta formazione e ricerca?
“Milano vicina all’Europa…”, e proprio perché così vicina da sempre attenta alla dimensione del welfare, alle periferie in sofferenza, ai bisogni e alle povertà, nuove e strutturali E come inscrivere vocazioni ed eccellenze nell’esperienza di progetto territoriale e di governance della Città Metropolitana, fra aree omogenee e riforma del decentramento?