Brexit, dal danno all’opportunità

Dopo lo shock che ha scosso l’Europa per via dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea a seguito dell’esito referendario, è il tempo di chiedersi se, questi eventi di per sé negativi, possano trasformarsi in un’opportunità per il nostro Paese. L’occasione, infatti, può essere propizia per attrarre in Italia, in particolare a Milano, investitori inglesi che, a seguito della Brexit, devono trovare altre sedi lavorative.
Già fatte molte norme per riformare il sistema bancario

Gli esponenti di M5S non si sono accorti che in questa legislatura abbiamo già fatto una serie di riforme del sistema bancario che loro evocano, dividendo e distinguendo le banche di credito cooperativo dalle banche di investimento e abbiamo riorganizzato le banche popolari.
Dalla Brexit una spinta per l’immobiliare italiano

Articolo pubblicato da L'Unità.
Di ritorno dalla sua missione lampo a Londra il Sindaco di Milano Beppe Sala ha dichiarato: «la possibilità che molti lascino Londra è solida e dobbiamo essere pronti a mostrarci come ottima alternativa».
Un segnale di fiducia rispetto alla possibilità che le sedi dell’EBA e dell’EMA, ovvero le due autorità di vigilanza europee, rispettivamente sul sistema bancario e farmaceutico, possano trasferire la propria sede da Londra a Milano in tempi rapidi.
Referendum è la battaglia cruciale

«Ha fatto un discorso forte che propone una visione dell'Italia e dell'Europa, nonché del ruolo che il Pd deve giocare per rilanciare una fase di crescita e sviluppo».
È inevitabile, come ha ribadito il premier, che se il referendum costituzionale andrà male il governo ne trarrà le conseguenze?
La direzione PD

Intervento a RaiNews24.
La direzione del PD ha consentito di fare il punto su una stagione di governo su cui ci sono opinioni diverse. A mio avviso, Renzi ha fatto bene a rivendicare alcuni risultati ottenuti dal Governo e il fatto che in questi due anni si siano approvate molte riforme (come mai prima d’ora era stato fatto in Italia), così come ha fatto bene a sottolineare che una discussione troppo autoreferenziale ci ha consentito poco di valorizzare le cose fatte (il Jobs Act e i suoi effetti, ad esempio, la riforma della scuola, gli ecoreati, l’anticorruzione, le unioni civili). In questi due anni sono state fatte cose che il Paese attendeva da oltre vent’anni.