Qualche bella notizia dalla Svizzera

Con quasi il 62% dei voti gli svizzeri hanno detto 'no' alla proposta della destra populista di modificare la Costituzione elvetica per dare accesso preferenziale alle persone con cittadinanza svizzera a occupazione, previdenza sociale e sussidi.
Questo avrebbe implicato l'abolizione degli accordi di libera circolazione con l'Ue (l'area Schengen), con conseguenze per i lavoratori transfrontalieri italiani e non solo.
Solo il Canton Ticino che si è espresso con il 53,1% per il 'sì', va sotto le aspettative.
Recovery Fund: nessun ritardo dell'Italia

Sul Recovery Fund "ci sono tutte le premesse per poter fare presto", dice Sassoli. "Proprio oggi (ieri, ndr) è arrivata la buona notizia di una proposta della presidenza tedesca per inserire alcune clausole sul rispetto dello Stato di diritto. In altri termini, i soldi non devono andare a chi viola la legalità e la trasparenza. Questa era una delle richieste del Parlamento. Sono fiducioso che il negoziato si concluda presto. I meccanismi del Next Generation Eu - rimarca - hanno bisogno di atti legislativi e ratifiche dei Parlamenti nazionali. Speriamo di finire entro l'anno perché le risorse possano essere disponibili nel 2021".
Su fondi Ue, Covid e riforme serve dialogo con l'opposizione

Lo afferma Dario Franceschini, ministro della Cultura e capo delegazione del Pd nel governo Conte, intervistato da Repubblica. "Dopo un anno il bilancio del governo è largamente positivo e il Pd cresce", anche grazie a Nicola Zingaretti che "ha saputo tenere il timone", sottolinea Franceschini.
Economia circolare, più coerenza e sostanza

Green New Deal

Oggi affrontiamo uno dei temi prioritari nell’agenda internazionale post-COVID: assicurare una ripresa economica sostenibile ed in piena armonia con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo.
L’energia ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella geopolitica globale, contribuendo all’ascesa di grandi potenze, alla formazione di alleanze, ma anche allo scoppio di conflitti.
Ogni ordine internazionale nella storia moderna si è basato sull’utilizzo intensivo di una determinata risorsa energetica. La conoscenza delle tecniche navali e lo sfruttamento del regime dei venti verso oriente e occidente hanno determinato i percorsi dell’imperialismo europeo. Il carbone ha rappresentato la base dietro il dominio britannico del XIX secolo.