La Sfinge e la paura

Sta diventando un luogo piuttosto comune considerare il PD di questo ultimo, delicatissimo periodo come una delle vittime dell’entrata in scena del governo Draghi, che col suo impeccabile aplomb avrebbe raggelato e messo a nudo le mattane di una politica sempre più a corto di credibilità. Non c’è dubbio che la natura del nuovo esecutivo ponga i partiti di fronte ad uno scenario inconsueto, che pare annullare di colpo ogni passata rendita di posizione e, soprattutto, richiama ad un’assunzione di responsabilità condivisa protagonisti e schieramenti finora abituati a considerare il bene comune come terreno di scontro irriducibile.
Il PD, il nuovo Segretario e la Giustizia

Enrico Letta ha fatto un passaggio importante sul tema della Giustizia, anche perché ha ribadito ciò che ormai è evidente a chiunque si occupi del nostro Paese, cioè il fatto che le lentezze della giustizia civile e penale costituiscono un freno significativo alla competitività del Paese. Pochi vengono ad investire in un Paese in cui le cause si affrontano in ritardo e si risolvono dopo molti anni.
Letta ha fatto bene a ricordare questo tema.
Credo che Letta abbia fatto bene a dire che anche se adesso c’è un Governo di unità nazionale il tema della giustizia non può essere messo da parte: va affrontato perché è decisivo e non bisogna solo discuterne o ribadire la necessità di affrontare alcune cose ma bisogna fare.
Riflessioni di politica
Omaggio alle vittime del covid

«Vimodrone e altri Comuni della Martesana nelle scorse settimane hanno avuto un forte incremento dei positivi, nel nostro caso anche per i tamponi rapidi che abbiamo effettuato nelle scuole - ha dichiarato il sindaco Dario Veneroni - Ora purtroppo in tutti i Comuni limitrofi si assiste ad un aumento dei casi da Covid-19. E' la terza ondata - ha sottolineato - e, con la campagna vaccinale e comportamenti responsabili che vi invito ancora una volta ad adottare, speriamo l'ultima».
Letta supererà gli scontri interni che minano la credibilità del Pd

Nell'arco di pochi giorni, il Partito democratico ha voltato pagina. Dalle dimissioni di Nicola Zingaretti, che ha scosso la politica denunciando di «vergognarsi» del suo stesso partito, all'elezione plebiscitaria di Enrico Letta. L'ex premier, che negli ultimi anni si era trasferito a Parigi per insegnare a Sciences Po, è stato nominato con 860 voti a favore, due contrari e quattro astenuti. Presentandosi con un discorso all'assemblea nazionale in cui ha promesso, tra le altre proposte, di rilanciare la battaglia per lo ius soli e per il voto ai sedicenni. Il DiariodelWeb.it ha commentato questa svolta nel partito con il senatore Franco Mirabelli, che ne è vicecapogruppo al Senato.