Giustizia, pubblica amministrazione e fisco. Le riforme non più rimandabili

In queste settimane, il Parlamento sta iniziando ad affrontare le riforme decisive per poter ottenere e spendere al meglio - entro il 2026 - le risorse previste dal Recovery Fund, che l’Europa ha messo a disposizione per la ripresa.
Queste risorse rappresentano un’opportunità straordinaria per il nostro Paese e devono essere impiegate per innovarlo, guardando al futuro e superando i problemi che ci hanno condizionato per tanti anni.
Per questo sono necessarie riforme importanti che riguardano Giustizia, la Pubblica Amministrazione (senza cui è impossibile pensare di spendere tanti miliardi realizzando tante opere in 5 anni) e il fisco, combattendo l'evasione fiscale e il lavoro nero per poter ridurre le imposte secondo il criterio della progressività.
Lavoriamo per risolvere i problemi delle periferie

Ci sono persone che parlano senza conoscere la periferia milanese o, peggio, sottolineandone solo gli aspetti più problematici.
Io preferisco lavorare per risolverli e accompagnare le tante realtà che lavorano per migliorarla.
Un esempio? Ieri ho partecipato ad una bella serata di festa in occasione della riapertura del Circolo Mercantini, un nuovo punto di riferimento nel cuore della Bovisa. Un luogo di incontro che contribuirà a migliorare la vivibilità del quartiere.
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Borsellino, una ferita aperta

Il 19 luglio 1992 è una data scolpita nella memoria di chi non ha mai smesso di portare avanti la lotta al crimine mafioso nella vita di tutti giorni.
La stessa lotta per cui il giudice Paolo Borsellino venne ammazzato in quel vile attentato 29 anni fa, in via D'Amelio, sotto casa della madre, insieme ai ragazzi che lo proteggevano, gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (la prima donna poliziotto a morire in una strage di mafia), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Una ferita ancora profondamente aperta, mista a rabbia e delusione per una strage senza verità. Quello che è certo, invece, è l'impegno a custodire la memoria degli uomini e delle donne che hanno difeso lo Stato dalle mafie, pagando il prezzo più caro, perché rimangano sempre il nostro faro nelle battaglie di civiltà e di umanità, tutti i giorni.
Lavoriamo per allargare il consenso sulla Legge Zan

Credo che dobbiamo avere grande rispetto per la discussione che c'è stata nei Cinque Stelle. Chi si augurava l'implosione dei Cinque Stelle credo che non tenesse conto dell'interesse del Paese non di M5S. L'implosione della forza che oggi ha la maggioranza relativa in entrambe le Camere non avrebbe aiutato il percorso che il Governo Draghi ha avviato, che he ancora molti passi da fare, come nel caso delle riforme della Giustizia, per dare tutte le garanzie necessarie rispetto alla concretezza dei progetti per ottenere i finanziamenti del Recovery Fund e tutto va fatto entro il 2023.