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Due giornate che cambiano la politica

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco MirabelliMartedì 26 al senato abbiamo votato la legge di stabilità. Il governo ha chiesto il voto di fiducia e Forza Italia ha deciso di non votarla e uscire dalla maggioranza. Oggi il governo può contare su 171 voti su 321 senatori, ma su una maggioranza più coesa, fatta da forze distanti tra loro ma egualmente convinte che serva oggi far ripartire il Paese, affrontare le emergenze e fare le riforme di cui abbiamo bisogno a partire dalla legge elettorale e del bicameralismo. Si chiude con la stagione dei ricatti e dei condizionamenti imposti guardando all'interesse di Berlusconi.
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I risparmi su spesa farmaceutica per ridurre i ticket

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiLa commissione sanità del Consiglio regionale raccomanda alla giunta di ridurre i ticket sanitari utilizzando anche i risparmi sulla spesa farmaceutica oltre ai 40 milioni che dovrebbero derivare dall’applicazione dei costi standard. È infatti stata approvata questa mattina, all’unanimità dei presenti (i consiglieri del M5S erano fuori in polemica con la giunta), su proposta del PD, una raccomandazione presentata dal Consigliere Carlo Borghetti;
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Cronaca di una decadenza annunciata

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De Biasi La Camionetta della Polizia accoglie i senatori, segno inequivoco della giornata particolare. A tarda notte il governo Letta ha ottenuto la fiducia sulla legge di stabilità, alle nove del mattino le facce sono obiettivamente tirate, e i caffè abbondano.
La seduta non è ancora cominciata e già Bondi si appiccica con Formigoni, passato con Alfano nel Nuovo centrodestra. È come la storia del fumatore pentito, intollerante oltremodo del fumo. Inizio sonnacchioso. Si votano le variazioni di bilancio senza colpo ferire. In sordina inizia il secondo punto all’ordine del giorno: la decadenza di Berlusconi, che formalmente si intitola “Elezione contestata nella Regione Molise”.
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Il governo ascolti la polizia

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele Fiano La denuncia del capo della Polizia sulle condizioni della sicurezza in Italia, messa in crisi dalla carenza di organico di tutte le forze dell’ordine, è molto preoccupante. Questa situazione viene da lontano. Innanzitutto dai quattro mld di euro di tagli ai comparti sicurezza e difesa effettuati dal governo Berlusconi tra il 2008 e il 2011, e successivamente dagli altri provvedimenti che hanno tagliato il turnover, rendendo comunque più difficili le condizioni materiali di lavoro di questi comparti. Il Pd ha presentato al Senato numerosi emendamenti alla legge di stabilità che servirebbero ad alleviare in parte questa condizione; al momento il governo non sembra intenzionato ad accoglierli.