Maroni rispetti le regole
Rispetto delle regole di comunicazione istituzionale nel periodo elettorale. Questa la sollecitazione che ho rivolto al presidente Maroni in una lettera, che ho inviato oggi, a seguito della convocazione della conferenza stampa tenutasi questa mattina a palazzo Pirelli, convocata dal presidente stesso e tenuta dagli assessori Parolini e Terzi.
Nella lettera ho ribadito, inoltre, la necessità di risolvere la questione relativa alla gestione delle sale del Pirellone, il cui uso ad oggi è totalmente libero per la giunta e sottoposto invece a regole stringenti per i gruppi consiliari.
Nessuna questione morale
“C’è una questione morale da affrontare nel PD? No. I fatti dimostrano l’opposto, e che ci sia un’attenzione particolare della magistratura verso il partito è una cosa alla quale non si deve neanche pensare piuttosto ci sono comportamenti di singoli da perseguire, e un lavoro da fare sui partiti, che abbiamo cominciato a fare, con una legge sui partiti”.
Lo dice Emanuele Fiano, responsabile delle riforme nella segreteria PD, intervistato da La Stampa dopo l’arresto del sindaco di Lodi.
La prefettura ci dia una mano
Intervista di Raffaele Sardo pubblicato da La Repubblica ed. Napoli (file PDF).
«Credo che il Pd abbia un problema in una terra così complicata come la provincia di Caserta, dove la presenza della criminalità organizzata e del malaffare si fa molto sentire e penetra nelle pubbliche amministrazioni». Il giorno dopo la bufera giudiziaria che ha visto coinvolto anche il presidente regionale del Pd, Stefano Graziano, indagato di concorso esterno in associazione mafiosa, il senatore milanese Franco Mirabelli, commissario del Pd casertano da due mesi, prova ad uscire dall’angolo in cui si è cacciato il partito.
La regioni sgravi i Pronto Soccorso da pratiche amministrative
In Consiglio regionale, è stata approvata una mozione del Gruppo Pd, presentata come primo firmatario dal consigliere Carlo Borghetti, che impegna la Giunta a sgravare i Pronto Soccorso lombardi dal lavoro amministrativo di rilasciare il codice previsto per la cura agli stranieri temporaneamente presenti (STP). Ad oggi, infatti, sono prevalentemente quasi solo i Pronto Soccorso a dover sobbarcarsi queste pratiche, che potrebbero opportunamente invece essere delegate dalle aziende sanitarie ad associazioni di medici o ad organismi di carattere umanitario. Si otterrebbe in questo modo il duplice risultato di facilitare allo straniero l’accesso alla cura di cui ha bisogno e, contestualmente, si avrebbe un alleggerimento di un lavoro dei Pronto Soccorso che non è loro proprio.