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Nei momenti più bui, l'Europa si riappropria dell'unità

Scritto da Patrizia Toia.

Intervento di Patrizia Toia (video).

Un saluto a tutte e tutti. A Strasburgo è appena giunta a chiusura una settimana fondamentale per l’Europa e per il suo futuro e che avrà ripercussioni su tutte e tutti noi. Al termine del percorso di un anno della Conferenza sul Futuro dell’Europa, il Parlamento ha votato perché si apra il processo di riforma dei Trattati. Ha chiesto infatti che si attivi l’Articolo 48 per la la nascita di una Convenzione che metta in moto i lavori. Per quanto tempo siamo andati avanti a ribadire la necessità di un’Europa in grado di procedere più spedita in direzione degli obiettivi che ci pongono innanzi questi tempi difficili? Con un voto destinato a fare la storia, parole che per troppo tempo sono state solo auspici entrano finalmente nel vivo delle scelte possibili.
Lunedì 9 maggio, Festa dell’Europa, avremo la sanzione definitiva e si aprirà un nuovo capitolo nella storia delle riforme europee.
La settimana si è distinta anche per la visita del Presidente Mario Draghi. Chiaro e schietto, distante anni luce dalle modalità usuali della retorica politica, il suo discorso ha affrontato la necessità di una nuova stagione per un’Europa federale. Il federalismo di cui ha parlato il Presidente non è soltanto un federalismo pragmatico e calato nella concretezza, ma anche un federalismo ideale, basato sui valori costitutivi della nostra Unione, oggi così pesantemente minati dal disegno aggressivo di Putin in Ucraina. Con coraggio e fiducia, quindi, Draghi raccomanda di proseguire “insieme” non solo sulla strada della revisione dei trattati, ma anche sugli altri temi scottanti che l’immediata attualità ha posto sul banco tra cui energia e difesa. Nelle sue parole Draghi non ha mancato di mettere in risalto l’importanza del programma SURE, il nuovo strumento europeo di sostegno temporaneo che punta ad attenuare i rischi di disoccupazione nelle situazioni di emergenza.
Mettendo in fila il discorso di Draghi con quanto ha già detto e dirà il 9 maggio Macron e con quanto potrà dire il Presidente Scholz possiamo affermare che l’Europa abbia finalmente ricominciato ad abbracciare la causa dell’Unità e dell’integrazione tra tutti i suoi Paesi membri, anche quelli più piccoli. Il potenziale di azione dei Trattati attuali è giunto ad esaurimento, abbiamo dato fondo a tutto quello che ci permettevano di fare. La crisi dei nostri tempi ci insegna che questo non basta, indicandoci la via obbligata della riforma strutturale dei trattati stessi. Il terzo punto che voglio richiamare mi costringe ad abbandonare l'entusiasmo per il futuro. La crisi Ucraina si sta complicando, le posizioni vanno radicalizzandosi. La violenza delle azioni aggressive della Russia non si è arrestata ai massacri di Bucha e di Mariupol. La macchina della propaganda neo-sovietica di Putin ha costruito una realtà alternativa che tanto macina vite umane quanto fabbrica verità fittizie. Nonostante le tante porte chiuse ad ogni tentativo di mediazione, dal quello del Papa agli sforzi di Macron, l’Europa continua nella sua volontà di dialogo, di solidarietà e di pace, continuando a sostenere le vittime, e a ricercare la strada per un cessate il fuoco. La Commissione ha deciso di varare un sesto pacchetto di sanzioni durissime. Tra queste anche la messa al bando delle importazioni di petrolio e derivati, l’esclusione delle banche russe dal sistema dei pagamenti bancari SWIFT e la messa al bando dei prodotti audiovisivi russi. Speriamo di ottenere il consenso di tutti, compresi quei Paesi e quei leader, come Orban, che hanno finora dato prova di saper solo dissociarsi ed alimentare le divisioni.
Mi preme sottolineare una volta di più che queste sanzioni non vogliono distruggere i ponti che ci legano al popolo russo, ma mirano a infiacchire l’aggressività della macchina bellica guidata da Putin e dai suoi oligarchi.
Queste risoluzioni, come quelle di cui ho parlato sopra, sono la prova ulteriore di un’Europa che nei momenti più bui ha saputo riappropriarsi del valore vitale, imprescindibile dell’unità.

Video dell’intervento»

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