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Doposcuola nei nidi e nelle materne di Milano

Scritto da La Repubblica.

MilanoArticolo di Repubblica.

Il secondo confronto tra il Comune e i rappresentanti sindacali del personale di asili nido e scuole materne per l’organizzazione del doposcuola si chiude con una fumata nera. La trattativa prosegue e sembra esserci la volontà di arrivare a un punto di incontro, come testimonia l’aggiornamento del tavolo a lunedì pomeriggio, ma per il momento la soluzione non c’è.
Il nodo, chiaramente, riguarda il personale da assumere per poter erogare il servizio.
Dall’iniziale proposta di 200 assunzioni a tempo determinato per un anno (che porterebbero il totale, considerando anche quelle per sostituzioni e altre necessità, a oltre 600) a cui aggiungere l’introduzione di un incentivo economico per compensare gli straordinari delle dipendenti che si offrissero volontariamente nel caso in cui non fosse possibile trovare tutti i nuovi educatori, l’amministrazione è arrivata fino a quota 220. Per i sindacati, chiamati ora a confrontarsi tra loro, non sarebbero ancora sufficienti né il numero delle nuove immissioni né la cifra proposta per compensare l’eventuale straordinario.
Rispetto all’ultimo confronto, però, ci sono alcune certezze in più, che permettono almeno di trattare. C’è, per esempio, il numero dei bambini iscritti dalle famiglie al servizio: circa 7.500 (a cui si aggiungono 500 piccoli dei nidi gestiti da cooperative del cui doposcuola si occuperanno le stesse strutture), cifra inferiore a quella di due anni fa — ultimo metro di paragone, poiché lo scorso anno a causa delle misure di sicurezza contro il Covid- 19 il post scuola non è stato erogato — quando i piccoli che rimanevano in classe dalle 16,30 alle 18 erano circa 9.000, quasi un terzo dei 30mila iscritti agli asili. Un calo, questo, da leggere alla luce di diversi cambiamenti, a partire dalla permanenza in smart working almeno parziale di diversi genitori.
Altro passo in avanti riguarda la modalità di organizzazione, poiché nel frattempo Ats ha dato il via libera all’ipotesi avanzata da Palazzo Marino: creare un gruppo ogni tre sezioni, che sarà quindi composto sempre dagli stessi bambini e seguito dalla medesima educatrice, per una sorta di "bolla allargata". Lunedì pomeriggio, quindi, si ripartirà dai numeri con la consapevolezza di dover agire in fretta, perché al 13 settembre, la data prevista per l’inizio del servizio di post scuola, manca meno di un mese e mezzo e procedere alle assunzioni potrebbe non essere semplice.
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