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Giusto tutelare la salute dei detenuti

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli in Commissione Antimafia, durante l'audizione del direttore dell'Unità operativa complessa Medicina protetta "Azienda sanitaria Viterbo" Ospedale Belcolle, Giulio Starnini (video).

Ringrazio il direttore dell'Unità operativa complessa Medicina protetta "Azienda sanitaria Viterbo" Ospedale Belcolle, Giulio Starnini per la disponibilità e per il lavoro fatto.
Penso e mi sono battuto perché, di fronte al rischio del coronavirus, si facesse ogni cosa possibile per ridurre la popolazione carceraria, ovviamente non mi riferisco ai detenuti in alta sicurezza e al 41bis ma penso che, siccome la tutela della salute è una questione fondamentale, fosse giusto fare l’intervento che è stato fatto con il Decreto Cura Italia.
Oltretutto, con quell’intervento si è consentito di mettere agli arresti domiciliari meno di 2000 detenuti.
Credo anche che sia stato utilissimo il lavoro dei magistrati di sorveglianza per intervenire e garantire la possibilità di avere misure alternative al carcere, laddove ci fossero rischi per la salute.
Continuo a pensare, quindi, che il punto della circolare del DAP non fosse il fatto di farsi carico di un problema reale che c’è stato in tutto il mondo: anche in altri Paesi hanno scarcerato immediatamente moltissime persone per il rischio di coronavirus. Non ci siamo inventati il tema del covid-19 in carcere.
Continuo a pensare, quindi, che il tema non sia che la circolare si sia preoccupata della salute dei detenuti.
In Commissione Antimafia dobbiamo cominciare a ragionare del fatto che la stragrande maggioranza dei detenuti non sono in regime di alta sicurezza o al 41bis.
La circolare, quindi, era giusta ma l’errore sta nel fatto che quella circolare non si è preoccupata di distinguere e chiarire a quali detenuti andava applicata e perché è stata gestita in quella maniera.
Si continuano a fare domande stupendosi che un medico che si occupa della salute dei detenuti, giustamente, lavora per fare in modo che più detenuti possibili vengano messi agli arresti domiciliari, ma il tema del sovraffollamento delle carceri in Italia è evidente e c’è un problema serissimo di fronte al coronavirus.
La domanda che, invece, va fatta al dottore è, se negli scambi di email, qualcuno ha chiesto indicazioni specifiche sui detenuti in 41bis e in alta sicurezza. Il dottore, ovviamente, risponderà di no.
Il tema, dunque, non è aver fatto il lavoro per salvaguardare la salute dei detenuti ma che qualcosa non abbia funzionato nel DAP e in chi doveva fare questa distinzione.
La discussione avvenuta in Commissione Antimafia sembra mischiare le cose e che il problema sia che abbiamo fatto la scelta, a mio avviso giusta, di lavorare per salvaguardare la salute dei detenuti. Per me, invece, questa è una cosa giusta.

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