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Il presidio medico territoriale si è perso

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe SalaIl presidente della Repubblica, Sergio Mattarella "giustamente richiama all'unità nazionale, alle non divisioni ma questo sentimento" anti lombardo "oggi c'è. In Lombardia dobbiamo fare innanzi tutto un esame di coscienza sulla sanità". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in diretta alla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital.
"Io evito per rispetto istituzionale di bisticciare con il presidente Fontana, ma un esame di coscienza sulla sanità lombarda e un progetto di cambiamento servono perché alcune cose sono lì da vedere - ha aggiunto -. Il presidio medico territoriale si è perso in Lombardia. Anche io ho fatto errori quindi non sono qui a fare il santarellino che da lezioni agli altri. Come si fa a non riconoscere che i grandi ospedali non bastano? Io pretendo solo questo, una riflessione e voglio un cambiamento".
In Lombardia e a Milano "per evitare sentimenti negativi - ha concluso - bisogna dare il senso di un cambiamento".
Il sindaco ha poi aggiunto: "La mia preoccupazione è su quello che succederà in autunno, anche questi enormi fondi dell'Unione europea sono un'opportunità, ma bisogna saperli spendere". Quindi, parlando della fase 3 e della gestione del governo: "Penso che serva un governo con persone che hanno una storia alle spalle, un curriculum importante, un' esperienza e che sappiano affrontare una situazione così difficile. Conte ci ha rassicurati dicendo che la squadra di governo va bene così e se lui pensa che vada bene non ho più nulla da dire. Io non appartengo a quelli che vogliono destabilizzare il governo Conte e dico anche che oggi a questo governo onestamente non vedo che alternative ci siano. Molti di noi guardano con rispetto a una figura come quella di Mario Draghi, ma oggi non ci sarebbe un parlamento probabilmente disponibile a supportare un'opzione Draghi - ha aggiunto -. E veniamo alla sinistra. La sinistra in questi anni ha proposto un serio candidato alternativo? Altrimenti andiamo sempre a rincorrere".

Fonte: La Repubblica

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