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Mall sotterraneo e isola pedonale in Piazzale Loreto

Scritto da La Repubblica.

MilanoArticolo di Repubblica.

Un grande hub commerciale sotterraneo dentro gli spazi vuoti delle stazioni del metrò che si intersecano nel ventre di piazzale Loreto, con l'obiettivo di portare verso quello che oggi è soprattutto uno snodo viabilistico il flusso di milanesi e turisti che si concentrano nel primo pezzo di corso Buenos Aires. E sopra a questo mall sotto il livello stradale, Loreto diventerà un'area verde pedonale e ciclabile che renda possibile attraversare a piedi o sulle due ruote la grande piazza-cerniera. Sembra una chimera, ma non lo è, considerando che oggi il 60 per cento della piazza è inutilizzato e non percorribile.
Il Comune di Milano mette in vendita anche il suo palazzo di via Porpora, che è tutto da riempire di contenuti e potrà diventare uno dei poli di attrazione di un luogo che cambierà faccia, come lo hanno cambiato le Varesine quando si è cominciato a riprogettare il centro direzionale.
Così rinascerà uno dei gangli più trafficati e dall'identità incerta, secondo i progetti presentati al concorso internazionale Reinventing Cities per riqualificare spazi pubblici abbandonati o da rifunzionalizzare nelle periferie, progetti che verranno valutati per oltre il 50 per cento del punteggio in base a parametri ambientali, fissati a livello internazionale da una giuria di tecnici e architetti urbanisti da tutto il mondo. Piazzale Loreto era una delle sette aree di Milano con cui il Comune partecipava al bando. Forse la più interessante, in quanto legata al programma di riqualificazione di tutto l'asse che va da piazza San Babila fino a Crescenzago. Infatti solo per questo polo sono undici le proposte avanzate da diversi team che mettono insieme investitore finanziario, architetti, partner ambientali e progettisti delle altre aree di intervento.
L'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran è rimasto stupito dalle oltre 60 proposte arrivate per il concorso che ora entra nella seconda fase, quella decisiva della selezione dei vincitori, per chiudersi entro febbraio 2021. Dopo quella data, per tutte le sette aree cominceranno i cantieri che faranno rinascere pezzi di città. "L'anno scorso alla prima edizione ci hanno stupito con progetti anche più innovativi di quello che pensavamo, per esempio a Greco e alle scuderie De Montel - spiega l'assessore Maran -. Quest'anno, dopo il lancio nell'autunno scorso, in un momento di massima espansione di Milano, eravamo preoccupati che il Covid e il lockdown creassero effetti sulle prospettive di sviluppo del mercato immobiliare, che si bloccasse la progettualità. E invece, è arrivato uno stuolo di proposte che adesso andremo a valutare. Oltre a Loreto abbiamo dieci proposte sul nodo Bovisa, sette su Scalo Lambrate, 12 su Crescenzago, 13 sull'ex Macello, sette sulle Palazzine Liberty di viale Molise e una su Piano Monti Sabini, dove forse abbiamo chiesto anche troppi interventi sul quartiere".
La Bovisa (91 mila metri quadrati, di cui 54 mila comunali e 37 mila di Ferrovie Nord, fra la stazione Bovisa- Politecnico), diventerà una nuova porta di accesso alla città dall'aeroporto di Malpensa, a partire da via Bovisasca, con nuova edilizia residenziale convenzionata e per studenti, spazi per sedi di aziende legate allo sviluppo tecnologico, con l'intento di ricucire il quartiere e integrare meglio la stazione con l'università, anche costruendoci piani sopra. Così verrà ridisegnato anche il lotto dell'ex Macello e delle palazzine di viale Molise dove oggi c'è un centro sociale, che potrebbe diventare parte di un progetto integrato fra residenziale sostenibile e polo culturale alternativo.
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